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Economia in frenata in Calabria: la crescita non va oltre lo 0,6%. Aumenta l’occupazione

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Economia in frenata in Calabria: la crescita non va oltre lo 0,6%. Aumenta l’occupazione

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Bankitalia-Calabria.

CATANZARO – Economia in frenata nel 2023 in Calabria con una crescita che non va oltre lo 0,6% annuo rispetto al 2022 e che fa registrare dato simile a quello del Mezzogiorno ma inferiore alla media italiana. E’ questo il trend, dopo il biennio di recupero sostenuto che aveva fatto seguito alla crisi pandemica, emerso dal rapporto annuale della filiale regionale di Bankitalia, i cui risultati sono stati illustrati a Catanzaro dal direttore Marcello Malamisura, dal vice direttore Riziero Bruno e dai ricercatori Giuseppe Albanese, Antonio Covelli, Enza Maltese, Graziella Mendicino e Iconio Garri’.

A pesare sono stati in particolare la perdita del potere di acquisto delle famiglie e l’irrigidimento delle condizioni di accesso al credito in uno con l’andamento dei consumi risultato nel complesso meno favorevole di quello degli investimenti. Ad aprire in prospettiva qualche spiraglio è, però, il calo dell’inflazione registrato a fine 2023 e legato al raffreddamento dei prezzi dell’energia. Qualche nuvola potrebbe addensarsi, per i timori legati alla situazione geopolitica e all’incertezza circa il clima di fiducia generale.

Bankitalia: l’analisi dell’andamento economico

Per gli analisti calabresi di Bankitalia sull’andamento economico della regione ha influito in generale il rallentamento della crescita del fatturato a prezzi costanti delle imprese. In sostanziale tenuta il settore delle costruzioni dove il calo dell’edilizia residenziale è stato compensato dall’aumento delle attività nelle opere pubbliche. Giù la produzione industriale. Penalizzato dall’andamento climatico il settore agricolo, in primis l’olivicoltura. Restano elevate la redditività e la liquidità delle imprese.

Aumenta l’occupazione

Aumenta l’occupazione sia quella autonoma che, in particolare, quella dipendente con un più ampio ricorso ai contratti a tempo indeterminato. Per paradosso, segnala il report di Bankitalia, “nonostante l’aumento delle persone in cerca di impiego, la difficoltà di reperimento della manodopera segnalata dalle imprese è però ancora cresciuta, riguardando principalmente figure tecniche o a elevata specializzazione”. Nel 2023 l’espansione del credito bancario si è arrestata, rispecchiando soprattutto la riduzione della domanda di prestiti connessa al peggioramento delle condizioni di finanziamento, mentre per quanto concerne la finanza pubblica decentrata “nel 2023 la spesa degli enti territoriali è significativamente aumentata”.

“Sull’andamento economico più rallentato della Calabria – ha detto il direttore dell filiale Malamisura – hanno pesato sicuramente le dinamiche inflazionistiche che hanno ancora prodotto i loro effetti e l’aumento dei tassi derivante dalla restrizione monetaria attuata in risposta alle pressioni dell’inflazione. Da registrare il buon andamento dell’occupazione che in generale è cresciuta e ha avuto riflessi positivi sul reddito delle famiglie“.

Nel 2023 il numero degli occupati in Calabria secondo i dati della Rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat è cresciuto dell’1,9 per cento. Lo rileva il rapporto annuale di Bankitalia Calabria. Sebbene più contenuto rispetto a quello registrato per l’Italia e il Mezzogiorno (rispettivamente 2,1 e 3,1 per cento) – annota il report – tale ulteriore aumento ha consentito di riportare i livelli occupazionali a quelli del 2019.

Il tasso di occupazione è salito al 44,6 per cento, un valore superiore a quello pre-pandemico anche per effetto del calo della popolazione in età lavorativa. Il divario dal dato italiano resta comunque particolarmente ampio e stabile a quasi 17 punti percentuali. L’aumento degli occupati è stato alimentato unicamente dai servizi; l’occupazione nelle costruzioni è lievemente diminuita dopo un biennio di forte espansione, mentre si è ulteriormente intensificata la riduzione nell’agricoltura.

Crescita lavorativa: aumenta la forza lavoro

Nel complesso, la crescita ha riguardato sia la componente autonoma che quella alle dipendenze ed entrambi i generi, ma per gli uomini e gli autonomi l’occupazione non ha ancora recuperato i livelli del 2019. Nel 2023 le condizioni del mercato del lavoro calabrese hanno mostrato segnali di miglioramento in termini di partecipazione. Dopo un triennio di diminuzione, le forze lavoro in Calabria sono aumentate del 3,5 per cento, portando il tasso di attività delle persone tra i 15 e i 64 anni al 53,3 per cento (era 51,1 nel 2022); continua comunque a persistere un divario significativo dalla media nazionale, pari a 13,4 punti percentuali.

Nonostante tale miglioramento, le forze lavoro rimangono ancora ben al di sotto dei livelli precedenti l’emergenza sanitaria, mentre il tasso di attività è tornato pari a quello del 2019 anche per effetto del calo della popolazione in età da lavoro. Con la ripresa dei livelli di partecipazione è significativamente aumentato il numero delle persone in cerca di lavoro (13,0 per cento in più rispetto al 2022); il tasso di disoccupazione è quindi salito al 15,9 per cento (era 14,6 per cento nel 2022 e 21,0 nel 2019). In particolare, l’incremento di quanti cercano un lavoro è stato alimentato soprattutto da individui senza esperienza di lavoro e da donne ex-occupate

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