Area Urbana
È morto il giornalista cosentino Franco Abruzzo. Guru della stampa e guida per tanti giovani giornalisti
 
																								
												
												
											COSENZA – Scomparso all’età di 85 anni Franco Abruzzo giornalista cosentino che da anni viveva a Sesto San Giovanni dopo essersi trasferito proprio da Cosenza. Storico cronista de Il Giorno, fu anche giurista, docente e presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Diverse le sue collaborazioni con le maggiori testate nazionali: cronista giudiziario alla Repubblica e caposervizio e vice redattore capo al Sole 24 ore. Al suo attivo anche decine di pubblicazioni. Nato a Cosenza il 3 agosto 1939, Abruzzo ha iniziato l’attività giornalistica, dalla Calabria al Tempo e al Giornale d’Italia. Primo praticante riconosciuto d’ufficio in Italia, si trasferì nel 1962 a Milano, dove iniziò a lavorare al Giorno come cronista giudiziario, venendo anche minacciato da Luciano Liggio, capomafia che aveva organizzato diversi sequestri di persona, per poi diventare caposervizio, passare al politico e alle cronache nazionali. Nel 1993 è passato al Sole 24 ore dove è rimasto fino alla pensione nel 2001. Nel 1978 è stato fra i fautori, con Walter Tobagi, di Stampa Democratica. Nel consiglio dell’Ordine dei giornalisti è entrato nel 1986, l’ultima volta è stato eletto nel 2010.
Il cordoglio di Caruso
“Una triste notizia ha scosso la nostra città e tutta l’Amministrazione comunale di Cosenza, per la scomparsa di un illustre concittadino che viveva da tanto tempo a Milano. Sto parlando di Franco Abruzzo, grande giornalista cosentino e storico Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia che ha guidato per oltre 20 anni” ha detto il Sindaco Franz Caruso esprimendo i sentimenti del suo più profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Abruzzo.
Franco Abruzzo legatissimo alla sua Cosenza
“Con lui – ha sottolineato Franz Caruso – ci lascia non solo un giornalista di prim’ordine, ma una figura che è stata e continuerà ad essere un esempio di grande rigore professionale. In questo dolorosissimo momento, da Sindaco della città dove Franco Abruzzo nacque il 3 agosto del 1939, e da cui non si è mai staccato, mantenendo con Cosenza, pur a distanza, un legame strettissimo e profondo, esprimo i sentimenti della più affettuosa vicinanza ai suoi familiari e a tutti coloro che lo hanno amato ed apprezzato. Franco Abruzzo è stato un vero e proprio Maestro di giornalismo e non solo per la sua attività professionale, ma anche per gli insegnamenti che ha dispensato a piene mani ad intere generazioni di praticanti giornalisti che, proprio grazie ai suoi studi, ai suoi manuali e codici dell’informazione e della comunicazione, sono stati accompagnati all’esame professionale abbracciando definitivamente la carriera giornalistica”.
 
Un uomo d’altri tempi
«Ma Franco Abruzzo – ha proseguito Franz Caruso – era anche un uomo d’altri tempi. Resta impressa nella mia memoria la telefonata che ho ricevuto in Comune quasi due anni fa, nell’agosto del 2023, quando, in occasione del suo 84° compleanno, gli feci  pervenire i miei più sinceri auguri. Neanche qualche minuto più tardi mi telefonò per dirmi grazie, con la sua proverbiale eleganza e la sua umiltà. Il suo lascito più grande, in un momento come questo, viene dal suo instancabile magistero che ha colto anzitempo i segni di cambiamento della professione giornalistica fino a spendersi con ogni energia per modernizzarla ed innovarla, coniugando, però, questa spinta al cambiamento con la riaffermazione del rispetto dei principi deontologici, vero e proprio monito irrinunciabile al quale mai venir meno. Un saldo ancoraggio a questi principi che Franco Abruzzo ha da sempre legato al suo agire, da componente del Consiglio nazionale dell’Ordine, da Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia e nelle aule universitarie nelle quali ha insegnato oltre che nei testi che ha vergato e destinati alla formazione dei giornalisti di ieri, di oggi e di domani. A lui continueremo ad esprimere la nostra gratitudine per aver orgogliosamente rappresentato la nostra città ai più alti livelli. Troveremo, insieme a tutta l’Amministrazione comunale, modi e tempi per ricordarlo come merita”.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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