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Donna sottomessa per 7 anni dal marito, 53enne di Cosenza condannato per violenze sessuali

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Donna sottomessa per 7 anni dal marito, 53enne di Cosenza condannato per violenze sessuali

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COSENZA – Era completamente sottomessa al suo volere. Lui decideva ogni aspetto della sua vita. Dopo il matrimonio le aveva imposto di lasciare il lavoro, facendole così perdere anche quel minimo di autonomia economica che le era rimasto. Le nozze durate 7 anni sono state un incubo per una donna cosentina che pur avendo scelto di lasciare il marito nel 2014, fino al 2018 ha dovuto subire le sue minacce e le inaspettate incursioni in casa.

«Lui mi vuole morta»

Dal 2007 la vittima ha subito le imposizioni dell’uomo con il quale aveva scelto di formare una famiglia. Per lui si era totalmente annullata, accettando di obbedire alle sue regole e di essere perennemente umiliata. Ha vissuto in un clima di costante controllo, con telecamere nascoste tra i pupazzi del figlio. Una quotidianità fatta di critiche, vessazioni, offese. Per un tempo interminabile la donna è stata frenata dalla minaccia che l’uomo avrebbe fatto di tutto per prendere loro la figlia e non fargliela più vedere. A chi le stava più vicino si spinse a fare una confessione da brividi: «se mi dovesse succedere qualcosa sappi che lui secondo me mi vuole morta, quindi lo dico a te».

La denuncia per violenze sessuali

Dopo la separazione la donna viveva costantemente sotto pressione. Anche dopo essere stato allontanato dal tetto coniugale infatti l’ex marito non esitava a minacciarla ripetutamente, ad accedere in casa all’improvviso e nell’auto senza consenso. Dal 2014 al 2018 la donna ha sporto almeno 5 querele nei confronti del 52enne cosentino per le condotte da lui tenute durante le visite alla figlia e il mancato versamento dell’assegno di mantenimento disposto dal giudice. Poi ha trovato il coraggio di denunciare i maltrattamenti e gli stupri dei quali si era sempre vergognata.

La condanna per violenze sessuali

Nell’aprile 2022 il collegio giudicante del Tribunale di Cosenza ha ritenuto fondate le accuse mosse dal pm al 52enne cosentino al quale sono stati contestati due stupri, oltre ai maltrattamenti in famiglia alla presenza di minori. La vittima costituitasi parte civile e assistita dall’avvocato Gianpiero Calabrese, giudicata credibile, coerente e attendibile, ha quindi ottenuto giustizia. L’uomo è stato condannato in primo grado a 4 anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti dell’ex moglie. La Corte d’Appello di Catanzaro nel novembre 2024 ha ridotto la condanna a 3 anni e 8 mesi. Giovedì 15 maggio la sentenza è stata confermata in via definitiva dalla Suprema Corte di Cassazione.

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