Area Urbana
Dai bar alle officine, dalle aziende ai lidi: blitz a Cosenza contro il lavoro nero. Maxi multe e sospensioni
COSENZA – Il personale dell’ispettorato territoriale del lavoro di Cosenza ed i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro hanno eseguito numerosi controlli nei settori dell’agricoltura e dei pubblici esercizi contro il caporalato ed il lavoro in nero. I controlli hanno evidenziato la presenza di numerosi lavoratori senza contratto, in alcuni casi anche dell’80%, ed latri irregolari sul territorio italiano. Sono scattate multe, sequestri e sospensioni delle attività.
I controlli nel settore dell’agricoltura
In agricoltura, sono state trovate due aziende con personale privo di regolare assunzione. In particolare, in una delle due aziende è stato rinvenuto 1 lavoratore in nero su 10. Peraltro, lo stesso è risultato irregolare sul territorio italiano. Al titolare dell’impresa è stata irrogata la maxi-sanzione di 4.680 euro. Per la seconda azienda agricola, dove sono stati trovati 2 lavoratori su 3 in nero, è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale, con irrogazione della somma aggiuntiva pari a 2.500 euro, e la maxi-sanzione per lavoro sommerso e irregolare pari a 7.800 euro.
E nei pubblici esercizi: bar, officina e commercio all’ingrosso
Nel settore dei pubblici esercizi sono stati oggetto di verifica un bar, un’officina ed uno stabilimento di commercio all’ingrosso. L’officina ispezionata aveva un solo lavoratore, risultato in nero (il 100%): l’attività è stata pertanto sospesa.
Nello stabilimento dedito al commercio all’ingrosso è stato rinvenuto un lavoratore in nero su cinque: gli ispettori hanno quindi sospeso l’attività imprenditoriale ed hanno irrogato la somma aggiuntiva di 2.500 euro e la maxi-sanzione di 3.900 euro.
Verifiche e ispezione anche negli stabilimenti balneari
Infine, nell’ambito del piano nazionale sommerso, sono stati oggetto di verifica anche diversi stabilimenti balneari. In due di questi sono stati intercettati tre lavoratori in nero (uno su otto nel primo stabilimento, due su tre nel secondo). Per entrambi i lidi è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

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