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Cosenza, sta meglio il bimbo di 3 anni travolto da un cancello: Santiago respira da solo
COSENZA – È stato estubato e sta meglio Santiago, il bimbo di tre anni, rimasto schiacciato da un cancello in ferro lo scorso 29 giugno a Guardia Piemontese, nel Cosentino. Dopo dieci giorni, è ancora ricoverato in terapia intensiva all’Annunziata di Cosenza. Il piccolo respira autonomamente ma non è ancora fuori pericolo. I medici non sciolgono, per il momento, la prognosi. Tutta l’equipe monitora costantemente le condizioni di Santiago che nel mentre lotta con tutte le sue forze per vincere questa dura battaglia e tornare il bambino spensierato che era prima. Intanto i genitori e la famiglia del bambino, originari di San Marco Argentano, hanno chiesto attraverso i social di pregare per lui.
Il tragico incidente
Erano circa le 18.30 quando il cancello in ferro di uno stabilimento balneare della località turistica del Tirreno cosentino si è abbattuto travolgendo il piccolo che si trovava nelle vicinanze. Sulle cause del cedimento i carabinieri della compagnia di Paola hanno avviato accertamenti, tutt’ora in corso.
Il bambino stava giocando nei pressi del cancello del lido quando di colpo l’inferriata ha ceduto, colpendo alla testa il piccolo. I genitori, persone della zona, e altri avventori del lido che hanno assistito alla scena hanno immediatamente lanciato l’allarme e chiesto l’invio di soccorsi. Sul posto è intervenuto un elicottero del 118. Il personale medico, dopo essersi accertato delle condizioni del piccolo, ha optato per il trasporto in volo all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Dopo il primo consulto, al piccolo, arrivato nel presidio sanitario in coma agitato, è stato riscontrato un trauma cranico, fratture e contusioni polmonari bilaterali. In seconda battuta è stato sottoposto a trasfusioni.
Le indagini
La Procura di Paola ha avviato un’indagine sul caso. Secondo quanto è stato ricostruito, per cause in corso di accertamento, il cancello di ferro all’esterno del lido sarebbe crollato travolgendo il piccolo. I genitori del bambino, originari di San Marco Argentano, hanno chiesto attraverso i social di pregare per lui.
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