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Cosenza riconosce il Samudaripen, il genocidio di Rom e Sinti: «un grande sì contro le discriminazioni»

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Cosenza riconosce il Samudaripen, il genocidio di Rom e Sinti: «un grande sì contro le discriminazioni»

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puzzo e gigliotti consiglieri cosenza

COSENZA – La città di Cosenza sale sul podio dell’inclusione e della giustizia storica, conquistando il terzo posto in Italia per il riconoscimento ufficiale del Samudaripen, lo sterminio di rom e sinti durante la Seconda guerra mondiale. Dopo Orsogna e Cagliari, anche la città bruzia ha detto un chiaro e unanime “” contro ogni forma di discriminazione.

“Terzo posto, oggi Cosenza è sul podio – affermano con soddisfazione i consiglieri comunali di maggioranza Francesco Gigliotti e Daniela Puzzo – e questa volta non per demeriti, ma per aver aperto le porte all’inclusione e all’uguaglianza.” In Consiglio comunale non ci sono stati contrasti politici, solo un’adesione corale alla memoria e al rispetto dei diritti umani.

In aula, spiegano i due consiglieri, non c’erano maggioranze o opposizioni, ma una sola voce che ha detto sì al riconoscimento del genocidio dei rom e dei sinti, alla lotta contro i pregiudizi e alla costruzione di ponti tra cittadini.

Il Samudaripen, termine in lingua romaní che significa “tutti morti” o “grande sterminio”, indica il genocidio subito dalle popolazioni rom e sinti ad opera del regime nazista e dei suoi alleati durante la Seconda guerra mondiale. Si stima che tra le 220.000 e le 500.000 persone siano state uccise nei campi di concentramento, attraverso fucilazioni di massa, deportazioni e privazioni sistematiche. Un orrore troppo a lungo dimenticato, che ancora oggi fatica a trovare pieno riconoscimento nella memoria collettiva europea.

“Siamo lieti – concludono Gigliotti e Puzzo – che il lavoro di questi mesi sia stato condiviso da tutto il Consiglio. È solo l’inizio di un percorso che vogliamo portare avanti per fare di Cosenza una città capace di garantire i diritti a tutti, senza esclusioni.”

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