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Cosenza: la statua di Giacomo Mancini ‘sfrattata’, sarà collocata a Palazzo de Matera

Cosenza: la statua di Giacomo Mancini ‘sfrattata’, sarà collocata a Palazzo de Matera

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COSENZA – La notizia arriva da Giacomo Mancini junior che in un video sui social ha annunciato la ricollocazione della statua di Giacomo Mancini, dopo la rimozione avvenuta il 18 giugno scorso da corso Mazzini, dall’area antistante Palazzo dei Bruzi. “Manca davvero poco al suo ritorno tra la sua gente. Il prossimo 25 luglio il Leone torna nel cuore del centro storico di Cosenza”. La statua sarà collocata infatti, sullo scalone monumentale di Palazzo de Matera. 

La data scelta e il luogo scelti sono simbolici e iconici: “il 25 luglio infatti, si festeggia San Giacomo Apostolo e – spiega Mancini nel video, mentre si trova proprio nel luogo dal quale la stutua è stata rimossa – in quella data nel 1943 cadde il fascismo e terminò un ventennio buio del Paese. Il Leone Socialista tornerà dove tutto ebbe inizio, nel rione dove nacque, dove aveva sede la Federazione del Partito socialista e della Camera del Lavoro, dove partivano i cortei del primo maggio e iniziavano le lotte socialiste e della sinistra”.


“La statua sarà posata sotto l’abitazione nella quale Mancini visse fino all’ultimo giorno e dove oggi sono raccolti e conservati i documenti che testimoniano e tramandano le sue battaglie”. Poi un ringraziamento “ai sindaci calabresi che hanno dato la loro ospitalità per la statua nei luoghi più prestigiosi delle loro città. Grazie di cuore ai rappresentanti delle Comunità cosentine e calabresi sparse nel mondo – dichiara Mancini – per aver proposto alle autorità locali dei loro territori di prendersi cura della statua. Un ringraziamento anche ai cittadini del quartiere di via Popilia che hanno dato disponibilità ad ospitare la statua e a tutta la moltitudine di persona che hanno fatto sentire la loro indignazione per l’offesa grave e immotivata alla storia della nostra comunità. Il 25 luglio un nuovo caloroso abbraccio al Leone, una festa di popolo come piaceva a lui”.  

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