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Cosenza, il bilancio del Garante del Verde «Serve un Piano vero, integrato con quello urbanistico»

Area Urbana

Cosenza, il bilancio del Garante del Verde «Serve un Piano vero, integrato con quello urbanistico»

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scaletta dei leoni cosenza

COSENZA – A distanza di due anni dall’insediamento del Garante del Verde, Nadia Gambilongo, traccia un primo bilancio e la domanda che sorge spontanea è: cosa garantisce il garante del verde?. “Per provare a rispondere a questa domanda è necessario riportare l’esperienza singolare del Collegio dei Garanti del Verde del Comune di Cosenza, unico comune nel Mezzogiorno ad aver realizzato l’esperimento e il secondo in Italia dopo Milano. A distanza di poco più di due anni dall’insediamento si rende necessario fare il punto sulle attività svolte, sui punti di forza e di debolezza su questo progetto pilota Collegio dei Garanti del verde, del suolo e degli alberi” nominato nel maggio del 2023″.

“L’arco temporale di un biennio – spiega Gambilongo  – è sufficientemente lungo per fare un bilancio sull’esperimento; proviamo a rendere conto delle attività e degli obiettivi che ci siamo prefissi. Le problematiche non sono mancate già dalla prima riunione con lo staff tecnico avvenuta dopo ben quattro mesi, che ha evidenziato fin da subito una certa resistenza a trovare forme comuni di collaborazione. Pertanto, nel febbraio 2024 abbiamo inviato una prima lettera al sindaco per segnale le problematicità riscontrate, a seguire si sono tenute altre riunioni che non hanno prodotto i risultati sperati. Abbiamo partecipato a diverse riunioni della Commissione verde, ma anche’esse non sono servite per cambiare direzione”.

Tra i tanti sopralluoghi effettuati in città, se ne ricordano solo alcuni:

Fontana dei due leoni, tre sopralluoghi, abbiamo salvato l’araucaria centenaria che però necessita di un tirante e della sistemazione permeabile della pavimentazione;
Corso Mazzini, alberi fallanti sostituiti ma le aiuole sono rimaste inadeguate, ristagno d’acqua, piastrelle aderenti al colletto degli alberi;
Piazza Cappello, tre sopralluoghi ai pinus pinea, si suggerisce la sistemazione delle aiuole degli alberi allargandole e la ripavimentazione con materiali permeabili, presentato progetto per l’allargamento delle aiuole a titolo gratuito;
Viale della Repubblica, sistemazione pavimentazione intorno agli alberi, alberi capitozzati e pericolosi;
Viale CosmaiViale Borsellino, capitozzature fermate in corso d’opera;
Piazza della Riforma, leccio secolare in sofferenza, aiuola asimmetrica, radici troncate, è necessario rifare l’aiuola;
Lungo Busento, tigli capitozzati, mattonelle sconnesse sulle radici;
Piazza dei Follari, pinus pinea secolare tagliato; due sopralluoghi per salvare i pinea sopravvissuti;
Via Triglio, salita per Palazzo Arnone, alberi capitozzati, mattonelle sconnesse;
– Viale Mancini, rimozione delle griglie in eccesso intorno agli alberi, lavoro effettuato con successo;
– Tre sopralluoghi alla Villa Vecchia, alberi secolari tagliati, sistema d’irrigazione difettoso, ristagni d’acqua, canalizzazione delle acque piovane da migliorare;
– Ripetuti sopralluoghi lungo il fiume Crati e Busento, utilizzo delle ruspe nei letti dei fiumi ad opera di Calabria Verde, intervento effettuato in primavera, nidi distrutti.

“La città di Cosenza – prosegue Gambilongo –  ha coraggiosamente intrapreso questo percorso su cui rilanciare potenziando il Regolamento sul Garante del verde. Inoltre, è necessario tenere alta la guardia in tutta l’area urbana e l’intera a regione, poiché c’è un nemico subdolo che si chiama “riqualificazione urbana”. Hanno utilizzato i fondi del PNRR per tagliare viali alberati storici a Rende, eliminando alberi monumentali nella Villa Vecchia con i fondi di Agenda Urbana. Ed ora vogliono mettere mano alle piazza più antiche della città come Piazza Cappello, la Scalinata dei due Leoni, su cui come garanti del verde siamo intervenuti più volte con sopralluoghi, suggerimenti e progettazioni anch’esse gratuite”.

“E’ necessario pensare ad una città in cui il Piano urbanistico sia integrato da un solido Piano del verde. E’ importante che sia concepito non in maniera residuale su spazi verdi lasciati liberi da un’edilizia sempre più aggressiva ed imperante, per far sì che il consumo del suolo sia effettivamente zero. Per questo motivo il Collegio dei Garanti del verde e del suolo, è un organismo fondamentale all’interno dei comuni che deve però essere dotato degli strumenti necessari per operare, con uno staff tecnico e risorse economiche dedicate, in modo da per poter redigere agevolmente il Bilancio arboreo e il Censimento del verde geo referenziato. Soprattutto il parere del Garante del verde deve essere vincolante. Inoltre, è necessario riformulare e potenziare il Regolamento sul Garante del Verde.  Occorre pensare alla chioma degli alberi da tutelare e non capitozzare, al drenaggio e al nutrimento del suolo, per abbassare i gradi di un termometro che in estate è ormai fuori controllo. Il caldo ci soffoca e ci uccide, gli alberi in città ci posso salvare, aiutiamoli a salvarci”.

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