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Cosenza: esperti e professionisti a confronto sulla medicina estetica: tra etica, benessere e multidisciplinarità

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Cosenza: esperti e professionisti a confronto sulla medicina estetica: tra etica, benessere e multidisciplinarità

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COSENZA – “Se è vero che la bellezza salverà il mondo, è necessario fare in modo che il mondo non travolga la bellezza”. Questo il messaggio che ha fatto da filo conduttore all’interessante incontro ospitato nella sala consiliare di Palazzo dei Bruzi in occasione del terzo appuntamento del “Mese del Benessere”, iniziativa dell’assessore alla Salute, Maria Teresa De Marco promossa per il terzo anno consecutivo dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Franz Caruso.

“Oltre la bellezza: medicina estetica e qualità della vita”

E’ il tema dell’incontro che ha guidato il confronto tra esperti del settore, che hanno evidenziato come la medicina estetica vada ben oltre la ricerca della perfezione estetica, assumendo un ruolo chiave nel miglioramento del benessere psico-fisico. “La bellezza – ha affermato l’assessore De Marco – non è solo un ideale estetico, ma un riflesso della nostra salute, del nostro equilibrio interiore e della qualità della vita. È un diritto fondamentale che dobbiamo promuovere e proteggere”. Per De Marco, la nuova frontiera della medicina estetica è quella rigenerativa, orientata a risultati duraturi e naturali, attraverso la stimolazione cellulare. Il messaggio è chiaro: stare bene con se stessi è il primo passo per vivere meglio.

Moderato da Emmanuela Rovito, vicepresidente dell’associazione MissionLife, l’incontro ha visto la partecipazione del dott. Pippo Li Preti, esperto di medicina estetica e responsabile scientifico di AME Aura Mediterranea. Nel suo intervento, ha ripercorso l’evoluzione del settore, ricordando che l’Assessore De Marco è stata una pioniera in città: “Fu la prima a parlare di medicina estetica a Cosenza, nel 1987-88”. Li Preti ha sottolineato il cambiamento dell’utenza: “Oggi l’età media si è abbassata drasticamente. Ci troviamo sempre più spesso davanti a richieste da parte di ragazze minorenni, e questo impone una forte assunzione di responsabilità da parte dei professionisti”. “Occorre tirare il freno a mano – ha ammonito – valorizzando la bellezza senza stravolgere i connotati. Non tutti possono accedere ai trattamenti estetici: serve un’anamnesi seria, e un approccio sempre più multidisciplinare, coinvolgendo anche figure come psicologi, dermatologi ed estetisti”.

Proprio sul ruolo dell’estetista si è soffermata Annalaura Calistri, esperta in estetica, che ha definito il suo ambito “una vera alleata della salute, in grado di contribuire al benessere quotidiano e alla qualità della vita”. Calistri ha sottolineato l’importanza di una sinergia tra figure professionali per risultati efficaci e duraturi: “L’estetista non cura solo l’aspetto esteriore, ma accompagna la persona in un percorso che è anche mentale e psicologico. Il trattamento diventa un momento di consapevolezza e cura interiore”.

A portare un punto di vista medico è stato il chirurgo plastico Vincenzo Nunziata, che ha lanciato un allarme sui rischi legati all’informazione distorta proveniente dai social: “Prima ci si rivolgeva ai siti scientifici. Oggi TikTok e Instagram sono diventati i nuovi ‘consulenti estetici’, con il risultato che arrivano nei nostri studi pazienti trattati da persone non qualificate. Dobbiamo dire basta all’abusivismo e ai farmaci acquistati online. Solo i professionisti devono essere il punto di riferimento”.

Particolarmente apprezzato è stato l’intervento del dottore in filosofia Antonio Sabato, che ha proposto una riflessione profonda sul concetto di bellezza, legandolo alla storia del pensiero occidentale: “La bellezza, prima di essere estetica, era morale. Era la rappresentazione del divino. Solo nel XVIII secolo, con Baumgarten, nasce l’estetica come scienza della percezione sensibile”. Sabato ha parlato anche di plasticità, come capacità dell’identità umana di trasformarsi, sia in positivo che in negativo, citando traumi, lesioni o eventi imprevisti: “Un corpo o una psiche cambiati da un trauma sono comunque nuove forme dell’esistenza. La nostra identità è mutevole, e la medicina estetica deve tenerne conto”.

A completare il quadro, i contributi di Flora Barone, responsabile dello Sportello Rosa, e Giacomina Durante, consigliera nazionale APMARR. Barone ha illustrato come, nel percorso di accompagnamento alle donne colpite da tumore al seno, sia fondamentale anche l’aspetto estetico, oltre al supporto psicologico:“La bellezza viene messa in discussione da malattie come il cancro. Ma ritrovare se stesse anche attraverso l’estetica è un passo essenziale per tornare a vivere”. Durante, infine, ha sottolineato il valore della medicina estetica per le pazienti affette da patologie croniche e reumatologiche, spesso soggette a forti disagi legati all’immagine corporea.

 

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