Area Urbana
Cosenza, degrado di Palazzo Ferrari con gli uffici comunali: «lasciate ogni speranza voi che entrate»
 
																								
												
												
											COSENZA – «Entrare oggi a Palazzo Ferrari significa fare un salto indietro nel passato, non di certo per la storicità dell’edificio, ma per il degrado strutturale per cui i cittadini stanno pagando le conseguenze». I consiglieri comunali Daniela Puzzo e Francesco Gigliotti affidano a questa nota il sentimento di indignazione sulla situazione in cui versa Palazzo Ferrari, sitato in piazza Cenisio, a fianco il Comune di Cosenza dove sono allocati diversi uffici comunali. «Palazzo Ferrari – scrivono i consiglieri – è un edificio di quattro piani, a partire dal primo dove è presente il protocollo generale, al secondo e terzo dove sono presenti gli uffici per i servizi idrici e tari e quelli di decoro urbano, fino al quarto piano, con la presenza da diversi mesi dei locali di uno dei settori comunali maggiormente frequentato dai cittadini: il settore welfare».
«”Lasciate ogni speranza voi che entrate”, è questa la sensazione che si respira appena arrivati alla porta di ingresso, non vogliamo certo paragonare i piani ai gironi danteschi, ma il malcontento quotidiano degli utenti ci impone il dovere di non tacere. L’accesso all’ascensore prevede la presenza di sei/sette gradini, il montascale a piattaforma non è funzionante, come del resto l’ascensore da oltre un mese e mezzo, che, tra l’altro, andrebbe non riparato, ma sostituito interamente considerata la non idoneità dello stesso per ragioni di dimensioni, sicurezza e accessibilità ma, per non farci mancare nulla, una volta arrivati, seppur con fatica, al quarto piano ci troviamo di fronte l’assenza di una sala d’attesa e il conseguente protrarsi della fila lungo le scale dell’edificio».
«Abbiamo assistito, personalmente – proseguono i due consiglieri – alla difficoltà per una famiglia affetta da disabilità gravi, di accedere agli uffici del settore, ma abbiamo anche constatato la disponibilità degli assistenti sociali, tra cui la Dott.ssa Ida Maria Perfetti che l’ha ricevuta ai piani inferiori. Un ambito, quello del welfare, che vede tra i suoi maggiori utenti persone disabili, anziani, bambini e famiglie in serie difficoltà non meriterebbe, forse, una sede più adeguata? Dobbiamo lavorare insieme per abbattere tutti i tipi di barriere , a partire da quelle architettoniche. L’inclusività e il rispetto per i problemi altrui devono essere una priorità ogni giorno del nostro percorso politico e non. Abbiamo non solo il compito, ma il dovere di tutelare i cittadini, con maggiore attenzione a quelli più fragili».
«Chiediamo, pertanto, al signor sindaco – concludono Puzzo e Gigliotti – di verificare personalmente qualora non l’avesse giù fatto, la situazione in cui riversano questi uffici e di individuarne nel più breve tempo possibile una nuova destinazione. Noi saremo pronti a collaborare e a rendere la nostra città e i suoi servizi più accessibili a tutti».
 
                        
 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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