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Cosenza, consiglieri d’opposizione sulla viabilità «Caruso “demolition man” dell’esistente»

Area Urbana

Cosenza, consiglieri d’opposizione sulla viabilità «Caruso “demolition man” dell’esistente»

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COSENZA – I consiglieri comunali di opposizione Caruso, Cito, D’Ippolito, Dodaro, Luberto, Lucanto, Ruffolo, Spadafora e Spataro definiscono come un film d’azione, intitolato “Demolition man”, le ultime vicende cittadine che hanno visto protagonisti il sindaco Franz Caruso e, loro malgrado, gli automobilisti e i city users di Cosenza nell’ultima settimana.

Oggi il gruppo di consiglieri di opposizione in consiglio comunale hanno “presidiato” con un sit-in il luogo in questi giorni incriminato dell’intasamento veicolare, l’ex via Roma, e si è espresso commentando le scelte della giunta targata centrosinistra.

“La demolizione della rotonda di via Pasquale Rossi – preceduta dallo smantellamento dell’isola pedonale che era stata realizzata davanti ai due edifici scolastici di via Misasi – e il conseguente cambio del senso di marcia delle vie Tancredi, Rodotà, Nucci e Simonetta, non sono altro che la risultante, secondo i consiglieri di minoranza, di quel furore distruttivo, che fin dal suo esordio ha caratterizzato l’azione amministrativa del sindaco Franz Caruso, il “demolition man” dell’esistente, per stare nella metafora, e che, insieme alla sua giunta potremmo definire con un ossimoro “progressisti reazionari”, perché nei fatti ritornano a un passato, malamente ammantato da una falsa prospettiva di miglioramenti futuri per la viabilità e la vivibilità cittadine”.

“Il convincimento, realizzato nelle decisioni e nei fatti, che allargare la disponibilità delle sedi carrabili in centro città e favorire tragitti apparentemente più brevi ridurrebbe il traffico veicolare, è falso ed errato perché, invece, accade esattamente il contrario: questi provvedimenti aumentano i flussi di traffico che convogliano, inevitabilmente, verso tutte le aree disponibili andandole a saturare. Il principio perseguito dalla precedente amministrazione – affermano i consiglieri esponenti di quella esperienza politica – è stato sempre quello di regolamentare e incanalare i flussi di traffico, favorendo una mobilità non veloce, sicuramente, ma continua e regolare, andando a privilegiare, su tutto, gli spazi pedonali e le piste ciclabili, al fine di disincentivare da una parte l’uso delle automobili private nel cuore della città e, dall’altra, incentivando gli utilizzi di mezzi alternativi ed ecosostenibili”.

“Si registra quindi – spiegano – b che fa precipitare il centro città nel passato più remoto, là dove le attuali politiche urbane, europee e non solo, stanno andando nella direzione che l’amministrazione di centrodestra aveva intrapreso. Politiche che qualsiasi amministratore di buon senso dovrebbe fare proprie, adottando e intraprendendo un’opera pedagogica di civismo nei confronti dei propri amministrati, non assecondando il qualunquismo e i moti di pancia di una minoranza che si oppone, per interessi di parte, al progresso e alla civiltà”.

Nessuna strategia 

L’aspetto più grave di questa vicenda, tuttavia, è che a monte di queste decisioni di cambio della mobilità veicolare non c’è alcuna strategia, alcuno studio, nessuna ponderazione su ciò che si è andato ad attuare, implicando, quindi, ingorghi e congestioni. Inoltre, nelle ore notturne, avendo favorito gli incroci, gli innesti e le interferenze tra i flussi di traffico, aumenterà il rischio di incidenti ponendo in serio pericolo l’incolumità pubblica di pedoni e automobilisti. La giunta che ha preceduto quella attuale aveva fatto in modo che via Misasi non fosse più interessata da incroci interferenti, pressoché azzerando i sinistri e diminuendo incisivamente lo smog con la presenza di quello spazio pedonale di vivibilità, di socializzazione, di sicurezza e di progresso per gli alunni delle scuole adiacenti e per i loro genitori, che dava respiro ecologico all’arteria stradale e la cui demolizione ha inaugurato l’attività amministrativa di Franz Caruso”.

Stamattina su via Misasi 8 vigili urbani

“La presenza di ben otto agenti della municipale che, affermano i consiglieri, stamattina erano su via Misasi per evitare che le macchine sostassero dinanzi agli edifici scolastici, divenendo essi stessi recettori di vibrate proteste da parte dei genitori, non ha risolto il problema del traffico intenso. Il sacrificio delle residue risorse disponibili nel corpo di polizia municipale ha privato altri punti nevralgici della città che ogni giorno ne necessitano. E questo è gravissimo, secondo i consiglieri di centrodestra, soprattutto in considerazione del fatto che, prima dell’attuale situazione, dei vigili urbani non se ne ravvisava l’occorrenza perché c’era un’autoregolamentazione del traffico agevolata dai flussi non intersecanti. Giudichiamo la scelta delle politiche di viabilità “scellerata”, figlia del pressapochismo, dell’improvvisazione, di un mancato approfondimento e di un’assenza di ponderazione da parte di chi amministra la città. Né, tantomeno l’annuncio della realizzazione della bretella di prolungamento di via Reggio Calabria – che scorre parallela su via Popilia – si può contrabbandare come un’idea originale e inedita”.

“Franz Caruso – affermano i consiglieri di centrodestra – ha ereditato dalla precedente giunta comunale ben tre appalti relativi a tre lotti che completano il percorso. Sono appalti che da quando l’attuale giunta si è insediata non hanno visto alcun atto di evoluzione procedimentale né tantomeno operativo, che sono già stati finanziati, affidati e consegnati alle ditte esecutrici e che attendono unicamente l’esecuzione, nonostante a gran voce, gli stessi membri della minoranza, da tempo chiedono chiarimenti nel merito sia in sede di commissione preposta che nell’ambito del consiglio comunale. La risposta che viene fornita è sempre il disco rotto delle problematiche relative agli espropri, forse ignorando che questi ultimi, in quanto tali, non sono un problema ma bensì un aspetto del procedimento di realizzazione di un’opera, che, se affrontati e curati con la dovuta perizia e competenza, non rappresentano un ostacolo insormontabile. Ciò rivela, se non un’incapacità, sicuramente una totale assenza di volontà di portare a compimento le opere ereditate. Chi governa la città ormai da quasi tre anni si è contraddistinto unicamente per la furia iconoclasta di distruggere ciò che si era realizzato in barba al progresso e al futuro della città e dei suoi abitanti. E si dicono progressisti”.

 

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