COSENZA – La vicenda dell’operaio di nazionalità rumena che questa mattina era salito su un’impalcatura di un palazzo nella centralissima via Alimena per rivendicare un mancato pagamento di uno stipendio, controversia poi risolta dall’imprenditore giunto poco dopo sul cantiere, evidenzia comunque, ancora una volta la mancanza di sicurezza sui posti di lavoro. Infatti sul tetto del palazzo dove si stanno eseguendo i lavori di ristrutturazione, come si può ben notare dalle immagini gli altri operai lavorano senza alcun dispositivo di sicurezza. Addirittura uno di essi maneggia una motosega ed anche in questo caso senza alcun dispositivo di protezione.
Tutto questo accade a pochi giorni dalla strage di Suviana, in Emilia Romagna, dove hanno perso la vita sette operai, riaccendendo nuovamente i riflettori in materia di sicurezza sul lavoro. In Italia in questi, secondo i dati Inail, nei primi quattro mesi del 2024 sono stati oltre 130 i morti sul lavoro, mentre gli infortuni 92.711 , facendo segnare un + 25%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questi numeri e in modo particolare quanto avvenuto a Suviana qualche giorno fa, hanno spinto il Governo sollecitato da sindacati e associazioni a pensare e a varare norme più restringenti. Ma oltre a questo, è inutile sottolinearlo che chi è preposto a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, dovrebbe operare con attenzione e senso di responsabilità.
 
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
Social