Area Urbana
Cosenza: accusa un malore mentre è in ospedale, «grazie a chi ha soccorso mia moglie»
 
																								
												
												
											COSENZA – Una lettera per “ringraziare il reparto di Immunoematologia dell’Ospedale Civile dell’Annunziata di Cosenza, per la grande professionalità dimostrata proprio questa mattina. Mi chiamo Antonio e in occasione della donazione del sangue come ormai faccio responsabilmente da ben 24 anni, ho avuto modo di essere accompagnato da mia moglie, la quale attendeva il termine dell’operazione in sala d’aspetto”.
“Ad un certo punto, la dottoressa Mazzuca di servizio in reparto questa mattina, passando davanti la stanza, si è resa conto che in mia moglie c’era qualcosa che non andava e in pochi secondi è prontamente intervenuta, assieme alle infermiere Scarcello e Rija, evitando che la situazione potesse degenerare. A seguito di uno svenimento, causato probabilmente da un calo pressorio (ma le analisi effettuate, chiariranno la questione), è stata subito fatta accomodare in sala e attivate tutte le procedure necessarie del caso”.
“Dopo due flebo endovenose e tutta l’assistenza possibile – racconta ancora Antonio – mia moglie si è ripresa e se sono qui a raccontare quella che poteva essere una brutta giornata, se fosse successo per strada, è merito dell’equipe meravigliosa del Prof. Francesco Zinno, direttore del reparto, lo stesso che avvisato di quanto accaduto, si è recato personalmente a sincerarsi della situazione”.
“Quello che resta è la consapevolezza di un ospedale troppo denigrato, in cui sicuramente sappiamo esserci tante lacune ed infiniti problemi, ma fare di tutta un erba un fascio è l’errore più comune che molti purtroppo commettono. Io da anni dono il sangue in questo reparto ed ho sempre trovato una famiglia cordiale ed amorevole, con persone straordinarie come quelle di stamattina, a cui va il nostro immenso ringraziamento e stima profonda. Con l’occasione vorrei ricordare che, come ogni anno in questo periodo, l’emergenza sangue è una costante. E allora prego tutti quelli che sono nella possibilità di farlo, di donare perché non c’è nulla di più appagante che salvare la vita ad una persona e noi con un piccolo gesto, possiamo fare la differenza“.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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