Area Urbana
Comune di Cosenza bocciato in Tribunale: legittima la presidenza Granata al Consorzio Valle Crati
 
																								
												
												
											COSENZA – Con Sentenza del 16 aprile 2025, il Tribunale di Cosenza ha definitivamente rigettato il ricorso proposto dal Comune di Cosenza, accogliendo in toto le tesi dell’Avv. Oreste Morcavallo, svolte nell’interesse del Consorzio Valle Crati e del Presidente Maximiliano Granata.
I fatti
Il Comune di Cosenza chiedeva di disporre la convocazione dell’assemblea del Consorzio, ovvero ordinare al Presidente del Consorzio o a chi di competenza, di convocare la medesima assemblea affinché si provveda alla nomina del nuovo Presidente, attesa la scadenza di quello attuale. Si costituiva il Consorzio Valle Crati, con il patrocinio dell’Avv. Oreste Morcavallo, eccependo preliminarmente il difetto di giurisdizione, l’incompetenza del giudice adito, l’integrazione del contraddittorio anche nei confronti dei Comuni di Castiglione Cosentino e Rovito, facenti parte del CdA consortile, e partecipanti all’approvazione della Delibera, l’inammissibilità della domanda per difetto di interesse. Nel merito l’assoluta infondatezza della domanda.
Il Comune richiamando lo statuto, lamentava che, nonostante l’espressa ed inequivoca disposizione statutaria, l’attuale Presidente del Consorzio, il cui mandato risulta essere scaduto, non ha provveduto alla convocazione dell’Assemblea. Il Tribunale rigetta la domanda del Comune, ritenendo vigente il principio di continuità della gestione affidata al Presidente Granata e infondata la pretesa dell’Ente locale, in quanto moroso, non avendo pagato le quote di spettanza per la partecipazione alle attività consortili.
Dunque è lo stesso Statuto che nega il diritto di voto ai comuni consorziati morosi senza distinzione tra quote iniziali e quote annuali ed in maniera funzionale alla copertura dei costi di funzionamento dell’ente ed all’ordinato svolgimento delle proprie competenze ed attività. Su tali basi, il Tribunale rigetta la domanda giudiziale del Comune e condanna alle spese per oltre cinque mila euro, confermando la piena legittimità dell’elezione a Presidente di Maximiliano Granata.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
Social