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Collaboratore scolastico 65enne accusato di violenza sessuale su una minorenne. Marziale “sconcertante”

Calabria

Collaboratore scolastico 65enne accusato di violenza sessuale su una minorenne. Marziale “sconcertante”

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Violenza donne minorenni

REGGIO CALABRIA – “Non si è mai preparati abbastanza a notizie del genere, che destano sconcerto e chi lavora a tutela dei minori ogni giorno non si stupisce se a finire sotto la lente degli inquirenti siano persone ritenute ad oggi insospettabili”. Lo afferma, in una dichiarazione, il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione, in relazione alla sospensione, a Taurianova, di un collaboratore scolastico di 65 anni perché accusato di violenza sessuale aggravata su una minorenne.

“Fermo restando il principio di non colpevolezza, fino a prova contraria – aggiunge il Garante – é fondamentale, se accertate le responsabilità, che chi si macchia del reato più turpe contro il genere umano, qual é la pedofilia, paghi il proprio prezzo alla giustizia e sia messo in condizioni di non nuocere più. Sono dispiaciutissimo, tra l’altro, che la vicenda coinvolga un mio concittadino, ma purtroppo questo reato non ha limiti geografici, né di altro genere, ed è diffuso ben oltre la soglia della comune immaginazione. E gli Stati sono attrezzati poco e male a fronteggiarlo. L’Italia, per esempio, è la nazione occidentale con la soglia anagrafica del consenso sessuale più bassa. Speriamo passi il disegno di legge Antoniozzi, scaturito dalla mozione sull’età del consenso presentata in Consiglio regionale, su mia richiesta, dal consigliere Giuseppe Neri. Mozione portata subito in Aula dal presidente dell’Assemblea, Filippo Mancuso, ed approvata all’unanimità. Qualora passasse, riporterebbe la soglia a 16 anni e chi abusa dei minori compirebbe il reato di pedofilia”.

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