Area Urbana
Cassa integrazione per 500 dipendenti, Abramo Customer Care proclama lo sciopero
 
																								
												
												
											COSENZA – Le Segreterie Regionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL UGL Telecomunicazioni, insieme alle Segreterie Nazionali ed alle RSU, hanno incontrato l’azienda Abramo Customer Care ieri pomeriggio per discutere del futuro andamento aziendale, in seguito ad una convocazione urgente.
L’azienda ha informato la delegazione sindacale della comunicazione ricevuta dal committente TIM nella quale ha annunciato il mancato rinnovo delle commesse Consumer insistenti per lo più sui siti di Montalto e Settingiano, con la diretta conseguenza che circa 500 persone dal 1 gennaio dovranno essere collocate in cassa integrazione a Zero ore e mettendo a rischio tutto il perimetro occupazionale costituito al momento da oltre 1000 persone. Per questo motivo è stato proclamato per i giorni 20 e 21 dicembre lo sciopero per l’intero turno di lavoro.
La lettera invita ad Occhiuto
“Come purtroppo noto la situazione della Abramo Customer Care sta precipitando, ieri è stato comunicato che la committente Tim non intende rinnovare il contratto con la ABRAMO C.C. per molte delle attività fino ad oggi gestite, in mancanza di rinnovo delle commesse l’azienda Abramo sarà costretta, dal 1 gennaio, a mettere 493 lavoratori in cassa integrazione a 0 ore. Questa situazione – si legge nelle lettera – renderà praticamente impossibile la procedura di vendita dei complessi aziendali e di conseguenza la salvaguardia dei 1100 lavoratori attualmente occupati. Non può la nostra regione rimanere inoperosa sulla tragedia che si sta consumando, è il momento di prendere in mano la situazione, di fare fronte comune e di salvaguardare l’occupazione in una Regione che, come saprà meglio di noi, ha fame di lavoro onesto e dignitoso e questi lavoratori ne sono un esempio. Per quanto esposto, chiediamo a lei, Egregio Presidente, una convocazione urgente, per poter discutere e ricercare le migliori soluzioni nell’interesse della salvaguardia del lavoro e dei lavoratori”.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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