Calabria
Caro estate? Così riscopriamo il Ferragosto di una volta: muro di ombrelloni, tavolino e pasta al forno da casa
 
																								
												
												
											COSENZA – E gli italiani riscoprono il Ferragosto degli anni 80 e 90. C’erano estati, un tempo, che sembravano durare un’eternità. Erano quelle degli anni ’80 e ’90, quando si andava al mare da giugno e ci si rimaneva fino a settembre, quando una vacanza non era una moda da “instagrammare” o la corsa al miglior albergo o stabilimento balneare. Con l’inflazione che continua a spingere verso l’alto i prezzi e gli stipendi “immobili”, sempre più italiani riscoprono il piacere di una giornata in riva al mare libero, dell’ombrellone portato in casa e perchè no anche delle sue scomodità. Una forma moderna di resistenza al caro vacanze.
Come il Ferragosto degli anni 80 e 90
Soprattutto il giorno di Ferragosto era un vero e proprio rituale, quando intere famiglie si organizzavano con precisione quasi militare: giù da letto alle 7:00 per arrivare subito in spiaggia e “prendere il posto buono” davanti il mare, con almeno 5 o 6 ombrelloni che si univano in formazione testuggine per formare una grande ombra. Tavolini pieghevoli con sedie da campeggio, stuoia, teli sparsi sulla spiaggia, pallone e materassino. Era un via vai continuo dall’auto per prendere di tutto e di più anche per una sola giornata al mare.
 
Ed era un rituale unico anche il pranzo: rigorosamente preparato a casa da consumare sulla battigia tra risate, convivialità e, soprattutto, tanta voglia di stare insieme. C’erano gli eroi della pasta al forno e della parmigiana sotto al sole in spiaggia a 40 gradi, delle cotolette o dell’insalata di riso, dell’immancabile anguria (rigorosamente a riposare nell’acqua del mare) e del caffè freddo, mentre nel frigorifero portatile c’era un vero e proprio bar da asporto.
Non per nostalgia, ma per puro risparmio, molti italiani stanno riscoprendo quelle che oggi sembrano tradizioni appartenere ad un’altra epoca e non solo per il giorno di Ferragosto. Con i prezzi dei lidi balneari ormai fuori controllo, tra parcheggi da pagare e le limitazioni nel poter portare anche un panino, i rincari nella ristorazione e nelle strutture ricettive, ecco che in molti si riorganizzano in “stile retrò” per risparmiare e divertirsi ugualmente.
 
Il caro-spiagge ha spinto molti al ritorno alle origini
Per l’estate 2025, l’incremento medio del prezzo di ombrellone e due lettini oscilla tra il +3% e il +5% rispetto al 2024, con pacchetti settimanali in crescita fino al +6%. I dati di Altroconsumo mostrano come il costo medio complessivo per una settimana in un lido sia rincarato del +17%. In media ad agosto la spesa per un solo giorno in spiaggia (ombrellone + due lettini) supera i 25 €, con punte fino a 33 €.
Il “mare degli anni ’80‑’90” rivive oggi anche a Ferragosto come risposta concreta ai rincari: una tendenza in controtendenza rispetto alla vacanza organizzata nei lidi anche in Calabria, nonostante nella nostra regione la spiaggia libera sia la stragrande maggioranza.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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