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Cariati soffoca nel degrado ambientale, Le Lampare «servono controlli e sanzioni per chi inquina»

Ionio

Cariati soffoca nel degrado ambientale, Le Lampare «servono controlli e sanzioni per chi inquina»

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cariati degrado ambientale rifiuti 01

CARIATI (CS) – La cartolina di Cariati, un tempo terra ricca di storia, natura e potenziale turistico, oggi mostra un volto ben diverso: quello del degrado ambientale, dell’abbandono e del silenzio istituzionale. In merito interviene l’associazione “Le Lampare – Basso Jonio Cosentino” che segnala: “a Brica, dove in passato era stata avviata una bonifica, oggi si torna a parlare di discariche a cielo aperto. Rifiuti edili, solventi, vernici e materiali pericolosi sono stati abbandonati a ridosso di un torrente, senza alcuna delimitazione, nastro segnaletico o segno di intervento. Eppure, il Dipartimento Ambiente è stato chiaro: la responsabilità della bonifica e della caratterizzazione dei rifiuti è in capo all’amministrazione comunale”. Nonostante le segnalazioni e le foto che documentano la situazione, l’area resta esposta, accessibile e pericolosa. Ma Brica non è un caso isolato: in tutta Cariati si moltiplicano episodi di abbandono rifiuti, incuria e scarsa manutenzione.

A San Leo e Vascellero, sterro e detriti vengono depositati vicino alle spiagge, compromettendo tratti costieri che dovrebbero essere tutelati. Anche nel centro storico, intorno alla cinta muraria, regna il disordine. Non va meglio lungo la strada che porta alla Tomba Brettia, sito archeologico simbolo del territorio, oggi inaccessibile e dimenticato. Il torrente che costeggia il tragitto è invaso da rifiuti e vegetazione incolta, in totale assenza di manutenzione. Gravi anche le condizioni segnalate durante l’estate nelle località Porto e Molinello, dove molti cittadini hanno denunciato un forte odore di fogna e la presenza di acqua sporca in mare, incompatibile con qualsiasi idea di accoglienza turistica e tutela ambientale.

cariati degrado ambientale rifiuti 02

Quadro allarmante

L’associazione parla di “una gestione ambientale carente, a fronte di comportamenti incivili e dannosi da parte di chi abbandona rifiuti senza scrupoli, mettendo a rischio salute pubblica e immagine del territorio”. Ma la domanda è una sola: l’amministrazione di Cataldo Minò sta realmente tutelando l’ambiente o si limita alla propaganda? La cittadinanza non chiede miracoli, ma azioni chiare, continuità e responsabilità. Servono controlli seri, sanzioni esemplari per chi inquina, ma anche educazione civica e presenza costante.

Le richieste urgenti

– Bonificare e caratterizzare i rifiuti a Brica;
– Aprire immediatamente l’isola ecologica;
– Ripristinare le condizioni ambientali a San Leo, Vascellero e nel centro storico;
– Avviare un’indagine sull’inquinamento marino a Porto e Molinello;
– Mettere in sicurezza la strada per la Tomba Brettia e il torrente adiacente;
– Attuare un piano di prevenzione e monitoraggio;
– Sanzionare chi abbandona e sversa rifiuti illegalmente.

L’ambiente non è uno sfondo per la campagna elettorale. È il cuore vivo di un territorio che merita rispetto. E chi governa ha il dovere di difenderlo con i fatti, non con le parole.

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