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Cannizzaro (Fi): “Il reddito di dignità proposto da Tridico è una fake news”. Tavernise (M5s) “provocazione”

Calabria

Cannizzaro (Fi): “Il reddito di dignità proposto da Tridico è una fake news”. Tavernise (M5s) “provocazione”

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COSENZA – “Il reddito di dignità proposto da Tridico è una fake news, semplicemente perché non ci sono le risorse, nemmeno nel Fondo Sociale Europeo al quale fa riferimento”. Così il coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, in un’intervista al Corriere della Calabria.

”Per fare un reddito di cittadinanza in salsa regionale non ci sono proprio le condizioni economiche: il reddito grillino, quello che poi è stato varato dal governo Conte – spiega Cannizzaro -, costava in Calabria 300 milioni di euro all’anno e questi soldi nei fondi sociali europei in Calabria non esistono. Tridico si vanta di essere professore, allora che ci spiegasse bene il senso della sua proposta e le relative coperture. A meno che l’ex presidente dell’Inps, istituto del quale per anni ha distrutto le casse, non chiami reddito di dignità una minima integrazione, questo è il confine sottile da evidenziare: non vorrei che per gettare un po’ di fumo negli occhi alla platea che ha un disagio sociale ed economico, definisca il reddito di dignità una minima integrazione, che possiamo considerare tra i 50 e i 100 euro, al già attivo assegno di inclusione che ha istituito il governo Meloni. Questa sì che sarebbe veramente una colossale presa in giro per i calabresi”.

Le persone in difficoltà vanno assolutamente tutelate e Forza Italia su questo punto ha le idee ben chiare: occorre costruire un tessuto economico e sociale adatto a creare quella che può essere un’opportunità di lavoro. E noi in questi anni, in Calabria, come Forza Italia, come centrodestra, con il presidente della Regione Occhiuto abbiamo lavorato in tal senso. Tre anni – aggiunge Cannizzaro – non possono bastare per soddisfare le esigenze di una platea che evidentemente negli anni è stata soltanto presa in giro, penso anche al tema precariato, sul quale noi abbiamo lavorato come mai nessuno ha fatto.

Tavernise (M5S): “L’illusione è il familismo che ha distrutto la Calabria”

Immediata la replica di Davide Tavernise del Movimento 5 Stelle “Definire il Reddito di Dignità una fake news è una provocazione che non sta in piedi. Il reddito non è un’illusione, ma uno strumento di giustizia sociale, di emancipazione e di libertà per chi vive nella povertà. L’illusione vera, quella che ha distrutto la Calabria, è l’assistenzialismo clientelare che per decenni ha soffocato le energie migliori, ha impoverito la nostra terra e costretto generazioni di giovani a emigrare. È contro questa sconfitta che vogliamo combattere, offrendo diritti e opportunità, non promesse vane”
“Il Reddito di Cittadinanza – prosegue – non è stato fumo negli occhi: è stato un sostegno reale per migliaia di famiglie calabresi. La proposta di Pasquale Tridico di un Reddito di Dignità regionale, collegato alle politiche attive del lavoro e al rilancio della sanità, va esattamente in questa direzione: garantire diritti e inclusione, non elemosine. Ed è proprio questa libertà che spaventa chi ha costruito il consenso sul bisogno e sul ricatto”.
“Forza Italia parla di ‘illusioni assistenzialiste’, ma i numeri raccontano un’altra verità: in Calabria un cittadino su due vive in condizioni di povertà, il doppio della media europea; la disoccupazione giovanile supera il 30%; la nostra sanità è commissariata dal 2010 con ospedali chiusi e pronto soccorso al collasso; negli ultimi dieci anni abbiamo perso oltre 200 mila abitanti, interi paesi si sono svuotati. E mentre accadeva tutto questo, il centrodestra ha governato tra slogan e passerelle, senza costruire soluzioni strutturali. La proposta del Reddito di Dignità non è un’illusione, ma la risposta concreta a un’emergenza sociale drammatica. È parte di un progetto più ampio che punta anche su sanità, turismo, agricoltura e aree interne. Un progetto  – conclude Tavernise – che vuole restituire alla Calabria diritti, sviluppo e dignità. Basta con le clientele, basta con il fumo negli occhi: i calabresi meritano di vivere bene qui, non di sopravvivere o di emigrare.
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