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Senzatetto vittima di molestie, gli buttano acqua addosso mentre dorme al freddo – VIDEO

Calabria

Senzatetto vittima di molestie, gli buttano acqua addosso mentre dorme al freddo – VIDEO

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BOVALINO (RC) – Immagini che fanno rabbia, un gesto vigliacco e deplorevole. Protagonisti alcuni giovani di Bovalino. E’ accaduto la notte di Capodanno, all’ingresso della stazione dove un senzatetto è stato preso di mira da un gruppo di ragazzi che dopo essersi avvicinati, gli hanno gettato addosso dell’acqua con una bottiglietta mentre questi dormiva al freddo su una panchina. Vittima un clochard di origini straniere, di nome Cristian. L’associazione di volontariato ‘Auser, noi ci siamo’ su Facebook scrive: “Non sappiamo niente di lui, non possiede nulla e non parla l’italiano. I vestiti che ha addosso sono sporchi e laceri e una coperta gli ha permesso di superare le notti fredde”.

Il fatto è accaduto durante la notte di San Silvestro e chi ha assistito alle molestie è intervenuto per difendere l’uomo fornendo anche le immagini alle autorità al fine di identificare gli autori del vergognoso gesto. Nelle ultime ore molti cittadini hanno difeso il povero senzatetto e gli hanno portato anche cibo e indumenti.

A commentare il gesto anche il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria: “Ho appreso delle molestie subite da un clochard a Bovalino nella notte di Capodanno e si pensa possano essere state perpetrate da ragazzi, anche se il filmato è al vaglio delle Forze dell’Ordine. Che siano tali o più grandi, rimane il dolore per la gratuità di un gesto vigliacco contro un uomo inerme, provato dalla vita, a conferma di una disumanità galoppante su scala planetaria”.

“Certamente gli autori dell’insano gesto – dichiara Marziale – sono privi di valore e la loro individuazione è necessaria non soltanto ai fini eventualmente legali, ma soprattutto perché la società ha il diritto di conoscere che sorta di soggetti tiene in grembo. Divertirsi gettando acqua su un povero adagiato al freddo su una panchina – evidenzia il sociologo – è certamente bullismo, ma soprattutto stupidità sconfinata”.

Per Marziale “ciò che lascia molto a pensare è l’incapacità di questi soggetti a compenetrare il disagio altrui e la totale mancanza di rispetto verso la dignità di un uomo ai margini. Sarebbe per loro un bel riscatto se provvedessero a risarcire la malcapitata vittima offrendogli le loro scuse e magari regalandogli qualcosa che gli possa servire, benché sia assistito meritoriamente dai volontari Auser cui va il mio più sincero apprezzamento”.

 

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