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Liste d’attesa ‘pilotate’ in Oculistica: il primario Vincenzo Scorcia si difende davanti al gip

Calabria

Liste d’attesa ‘pilotate’ in Oculistica: il primario Vincenzo Scorcia si difende davanti al gip

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CATANZARO – Ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari Arianna Roccia il professor Vincenzo Scorcia, primario del reparto di Oculistica dell’Azienda ospedaliera-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro, finito agli arresti domiciliari con le accuse di concussione, truffa e peculato.

Secondo l’ipotesi investigativa, Scorcia avrebbe favorito alcuni suoi pazienti privati nell’accesso alle liste d’attesa pubbliche, accelerando i tempi in cambio di consistenti parcelle. Ma il medico, difeso dagli avvocati Francesco Gambardella e Andrea Carnevali, ha respinto le accuse nel corso dell’interrogatorio di garanzia, avvenuto alla presenza del sostituto procuratore Irene Crea.

Scorcia ha chiarito che tutti gli onorari percepiti per le visite private sono stati regolarmente fatturati e che il costo base di una visita di controllo è di 200 euro. “Il compenso può aumentare – ha aggiunto – solo se la visita prevede l’uso di strumentazioni complesse, spesso necessarie per un successivo e corretto intervento chirurgico”.

Presunte irregolarità nelle liste d’attesa

Su questo punto, il primario ha fornito una spiegazione di natura organizzativa: presso l’unità di Oculistica del Mater Domini, ha spiegato, non esiste un sistema informatico di prenotazione centralizzata tramite Cup, né un registro ufficiale delle prenotazioni. Le urgenze cliniche, in particolare quelle che comportano un rischio per la vista, richiedono quindi una rimodulazione continua degli accessi. Una gestione, a suo dire, motivata unicamente da esigenze sanitarie. L’indagine prosegue, con l’obiettivo di accertare se le urgenze invocate corrispondano realmente a criteri clinici oppure siano state utilizzate per garantire canali preferenziali a pagamento in una struttura pubblica. La Procura di Catanzaro intende inoltre approfondire la documentazione contabile relativa all’attività privata del primario, per verificare eventuali profili di illiceità o doppia erogazione del servizio.

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