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«Il salario minimo non risolve l’emigrazione dei laureati ma impoverisce la Calabria»

Calabria

«Il salario minimo non risolve l’emigrazione dei laureati ma impoverisce la Calabria»

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ROBERTO OCCHIUTO

CATANZARO – “L’emigrazione intellettuale e dei laureati in particolare, che è un problema gravissimo per la Calabria perché è la prima ragione di impoverimento della mia regione, non si contrasta col salario minimo. Un giovane che si laurea, che magari fa un master, non ha come obiettivo il salario minimo, ma quello di lavorare in un contesto che gli offra delle opportunità”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Start”, su SkyTg24.

“Per cui il modo migliore per arginare questo fenomeno – ha aggiunto Occhiuto – non è quello di fare un decreto o una legge su questa misura, ma piuttosto di creare opportunità sul territorio e fare in modo che la scelta di rimanere nella propria regione e di non andare via sia una scelta libera. Oggi non è così: andare via per i giovani calabresi è talvolta una scelta obbligata. Io so che non è un problema che si risolve in qualche mese di governo regionale, ma soltanto creando delle opportunità.

E credo che la Calabria queste opportunità le possa offrire. È un processo complesso, certo, che necessita anche di investimenti sullo sviluppo e soprattutto nei servizi essenziali“. “Si sceglie di vivere in una regione – ha detto ancora il Governatore – se c’è una sanità di qualità, se tutti i servizi sono di qualità. Il mio sforzo è quello di fare diventare la Calabria una regione normale, ma anche di grandi opportunità per i giovani affinché possano rimanerci”.

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