67 anni, catanese, Longo è un servitore dello Stato dopo che in oltre 40 anni di carriera nell’amministrazione dell’interno, ha ricoperto importanti incarichi come Questore e come Prefetto. Lui ringrazia per la nomina “è un dovere istituzionale verso il Governo che mi ha scelto”
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COSENZA – Il neo commissario della sanità calabrese Guido Longo, nominato stasera dal Consiglio dei Ministri, vanta una lunghissima carriera istituzionale prima come poliziotto e e poi come prefetto. Il suo ultimo incarico é stato quello di Prefetto di Vibo Valentia, che ha mantenuto fino al 30 maggio del 2018, giorno in cui é andato in pensione. Ma in precedenza era stato questore di Reggio Calabria, Caserta e Palermo. Ha ottenuto risultati brillanti da questore di Caserta, quando assestò colpi particolarmente significativi al clan dei “casalesi”. Fu Longo, da questore di Caserta, a coordinare le indagini che portarono all’arresto dei latitanti dei Casalesi Antonio Iovine, Michele Zagaria e, soprattutto, del capo assoluto del clan, Francesco Schiavone, detto “Sandokan”. Quindi la promozione a Prefetto e la sua nomina a Vibo Valentia, dove é rimasto per due anni. Adesso andrà a ricoprire un incarico difficile e dovrà riuscire nell’impresa di risanare i debiti di una sanità al collasso e porre fine ad un commissariamento lungo 11 anni.
“Ho accettato di fare il Commissario per la Sanità come atto d’amore verso la Calabria, che é la regione in cui mi sono formato professionalmente come funzionario di polizia. Il mio é anche un dovere istituzionale verso il Governo, che mi ha scelto e che ringrazio” ha detto all’ANSA.
E Longo troverà collaborazione anche da parte della Regione come ha sottolineato Spirlì “fermo restando che lo strumento del commissariamento resta per noi una offesa alla capacità istituzionale dei calabresi, prendiamo atto della scelta del Governo, a cui abbiamo dato un collaborativo parere positivo, e ci mettiamo subito al lavoro al fine di garantire al nuovo commissario ad acta, il prefetto Guido Longo, la massima collaborazione in un momento di evidente grave emergenza sanitaria, e non solo a causa degli assalti del Covid-19” ha detto Spirlì che ha aggiunto “potremo essere al suo fianco, se lo vorrà”.