Provincia
Bonus Pollino, si rinnova il contributo per le attività che valorizzano i prodotti del territorio
COSENZA – Il Parco nazionale del Pollino scende nuovamente in campo per sostenere le attività del territorio ed in particolare quelle che operano nel settore della ristorazione e che scelgono di utilizzare i prodotti tipici e di grande qualità che rappresentano l’identità culinaria dell’area protetta. Lo fa con il nuovo Bonus Pollino 2025 che propone un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese sostenute per acquistare prodotti DO, IG, biologici, PAT e Presìdi Slow Food prodotti nei 56 Comuni che ricadono nell’area protetta calabro-lucana.
“Con questa misura vogliamo sostenere chi ogni giorno racconta il Pollino a tavola – ha detto il Commissario del Parco, Luigi Lirangi – Un aiuto concreto per la nostra economia locale e un’occasione per valorizzare la filiera agroalimentare del Parco”.
Bonus Pollino: le cifre, a chi spetta e come ottenerlo
Il contributo previsto dal Bonus Pollino 2025 parte da un minimo di 500 euro, a fronte di una spesa ammissibile di almeno 1000 euro, e arriva ad un massimo di 3000 euro, per
una spesa ammissibile pari ad almeno 6.000,00 Eurovalido per tutti gli acquisti documentati ed effettuati dopo la pubblicazione del bando.
Gli acquisti dei prodotti devono essere comprovati da fatture, o documentazione fiscalmente equivalente, intestate esclusivamente al soggetto beneficiario. Questi devono riportare la dicitura “Spese sostenute a valere sul bando BONUS POLLINO”. Anche il pagamento deve avere documentazione bancaria o postale.
Gli operatori che possono accedere al bonus sono quelli che afferiscono alla ristorazione con somministrazione, quelli che hanno attività di ristorazione connesse alle aziende agricole, alberghi con ristorazione, quelli che effettuano attività di catering per eventi, banqueting e home restaurant.
L’importo complessivo messo a disposizione è di 92.794 euro. Le domande possono essere presentate esclusivamente attraverso la posta elettronica certificata a partire dal settimo giorno successivo alla pubblicazione del bando e fino ad esaurimento delle risorse.
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