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Concorso all’Asp di Cosenza: assistenti sociali in protesta. «Scorrimento graduatorie fermo»

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Concorso all’Asp di Cosenza: assistenti sociali in protesta. «Scorrimento graduatorie fermo»

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COSENZA – Gli assistenti sociali risultati idonei al concorso indetto dall’Asp di Cosenza nel 2024, segnalano alla nostra redazione una situazione di stallo. Graduatorie che sarebbero dovute andare in scorrimento e che, invece, ad oggi nonostante le carenze oggettive presenti nel garantire i servizi essenziali, sono ancora ferme.

Ricordiamo il presidente della Commissione in sede di Concorso che ci disse che saranno assunte subito altre 15 persone, oltre le 5 già assunte, e poi ancora scorrimento, era il 2024″. Da allora, denunciano gli assistenti sociali idonei, è rimasto tutto fermo nonostante le tante necessità che si riscontrano ogni giorno nei territori della provincia. “Pensiamo al diritto negato in caso di interruzione volontaria di gravidanza – precisano – l‘assistente sociale è indispensabile nei consultori, così come nelle aziende ospedaliere, dove vi sono reiterati ricoveri per motivi di origine sociale”.

L’appello degli assistenti sociali per lo scorrimento delle graduatorie

Viviamo in una provincia che non riesce a garantire servizi essenziali: basti pensare all’assenza di assistenti sociali nei consultori, negli ospedali, nell’assistenza distrettuale e ospedaliera – fanno presente a noi e alle istituzioni gli assistenti sociali – Figura importantissima, per esempio, nell’attivazione delle dimissioni ospedaliere del paziente fragile o per esempio nel caso di interruzione di gravidanza o nelle tutele minorili” ma nonostante queste problematiche le assunzioni restano ferme. Motivo questo che ha portato gli scriventi ad appellarsi direttamente alle istituzioni.

“Ci appelliamo alla Regione Calabria, al Presidente Occhiuto, alla consigliera Straface Pasqualina con delega ai Servizi sociali, all’ordine professionale e a tutte le forze sindacali,
ad AziendaZero affinché si velocizzi lo scorrimento – dicono gli assistenti sociali ricordando l’indispensabilità di garantire prestazioni socio-assistenziale degne di uno stato di diritto. – Ogni ulteriore ritardo nelle assunzioni – ribadiscono – rappresenta una carenza di diritti per i cittadini e per gli utenti dei servizi sanitari”.

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