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“Un nostro diritto scegliere dove partorire, il Sacro Cuore è un’eccellenza “. Già raccolte 5.700 firme

“Un nostro diritto scegliere dove partorire, il Sacro Cuore è un’eccellenza “. Già raccolte 5.700 firme

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COSENZA – Si è svolto questa mattina un sit-in pacifico, davanti alla clinica Sacro Cuore di Cosenza, per chiedere che il punto nascita, accreditato dalla Regione, resti attivo e permetta a tante mamme, e future neo-manne, di poter partorire in un luogo sicuro e protetto, che per tantissimi anni ha visto nascere bambini e bambine di Cosenza e provincia. Ad organizzare la manifestazione l’associazione di promozione sociale Mammachemamme e il movimento spontaneo delle mamme e venutosi a creare proprio a seguito della decisione della Regione Calabria di chiudere il punto nascita. A dar manforte alle mamme anche l’Amministrazione Comunale.

“Il Sacro cuore deve rimanere aperto”

Il Sindaco Caruso, anche se non era presente per motivi di lavoro, aveva dato tutto il suo sostegno al sit-in e oggi, in rappresentanza del Comune, era presente l’Assessore Damiano Covelli. “Questa per noi è una lotta che sentiamo anche per le generazioni future e per un sistema sanitario che in Calabria pensa sempre e solo a tagliare invece di incentivare” hanno detto le mamme. Davanti l’ingresso della clinica diversi cartelli di sostegno alla struttura e al personale ma soprattutto alla libertà, di ogni donna, di scegliere liberamente il posto in cui partorire e in cui si stenta “protetta, accudita, sostenuta e assistita”.

“Un nostro diritto scegliere dove partorire”

Alessia Principe, promotrice della petizione che chiede alla Regione di fare un passo indietro sulla chiusura del reparto di Ostetricia della clinica privata ha spiegato che “la notizia della chiusura ci ha colto di sorpresa. Protestiamo per due motivi, il primo è quello che una donna deve avere il diritto di scegliere dove partorire. Parliamo di un diritto sancito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e lo lo rivendichiamo con forza. Il secondo motivo è che una eccellenza come il Sacro Cuore che promuove l’umanizzazione del Parto, non può chiudere i battenti. Ho partorito qui ed ho vissuto sulla mia pelle cosa significa umanizzazione del parto. C’è un andare incontro ai bisogni della donna a 360 gradi sia per il parto naturale che Cesario. Ho lanciato una petizione e sono state raggiunte 5.700 firme ed è un chiaro segnale che i cittadini abbiamo detto No al Decreto del presidente. Per questo ritorniamo a chiedere ad Occhiuto di non chiudere il Sacro Cuore”.

Sacro cuore Protesta6

“Impensabile riversare tutto sull’Annunziata”

Il problema di partorire in Ospedale? “L’Annunziata  – spiega ancora Alessia Principe – è certamente una struttura ospedaliera formata da professionisti all’altezza, ma la carenza di risorse umane e materiali, non permette a noi mamme di vivere l’esperienza del parto in serenità. Inoltre i più di 1.000 parti che avvengono del Sacro Cuore sarebbero dirottati all’Annunziata perché è impensabile che una mamma con un travaglio magari in corso posso pensare di andare Cetraro o Castrovillari. L’Annunziata è in affanno”.

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