Non vorrei fare, come si suol dire, “di tutta l’erba un fascio” ma, è preoccupante apprendere che, donne impegnate in prima linea contro la mafia, si scoprono invece a loro volta, almeno “immischiate” in un vortice che di legale ha ben poco.
Una settimana addietro è toccato all’ex sindaco “antimafia” di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, conosciuta come uno dei primi cittadini calabresi impegnati contro la ‘ndrangheta e contro le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività dei comuni. Invece viene arrestata e collocata ai domiciliari per presunti rapporti con la cosca Arena. Oggi, invece, è la volta di Rosy Canale, anche lei in prima linea contro la mafia come coordinatrice del “Movimento delle donne di San Luca”, associazione creata con finalità di sostegno sociale. Per lei le accuse sono di truffa aggravata e peculato. In Calabria, moltissime associazioni sono guidate da donne che, con dignità, sofferenza e a testa alta, a volte pagando un caro prezzo, conducono battaglie contro la mafia e l’illegalità ma, scoprire che amministratori che si ergono paladini di giustizia, gente da additare come esempio per le future generazioni, sono poi coinvolte nelle stesse attività che combattono è almeno deludente. Scriviamo questo proprio per affrontare il problema e non per scoraggiare. Non deve prevalere oggi il sentimento di chi dice ma, non si salva nessuno. No, questo sarebbe uno schiaffo a quelle donne madri, mogli, figlie, professioniste che hanno combattuto la sopraffazione mafiosa anche in Calabria e reagito con coraggio rimanendo in questa terra a profondere il loro impegno quotidiano. Così come vorrei ricordare che il coraggio delle donne contro lo strapotere mafioso arriva da lontano. Un nome per tutte: Serafina Battaglia, la prima donna a infrangere il muro dell’omertà mafiosa. E lo fa per vendicare l’assassinio del figlio Salvatore. In tribunale rivela tutto quello che sa, indicando i nomi di assassini, mandanti ed esecutori. Era il 30 gennaio del 1962. Da allora ad oggi il coraggio è donna e Carolina Girasole e Rosy Canale certo non offuscano questo impegno.