RENDE – Una vera e propria bufera stamattina al Comune di Rende, con la minoranza sul piede di guerra dopo l’approvazione in consiglio comunale, del PSC. Con un vero e proprio blitz infatti, la maggioranza raggiunto il numero legale e senza attendere i consiglieri che compongono la minoranza in Consiglio comunale ha proceduto all’approvazione del PSC, stravolgendo di fatto l’ordine del giorno. Undici i voti a favore, 4 quelli contrari e un astenuto. Questi però, sono bastati a far passare il Piano Strutturale Comunale e il Regolamento Urbanistico ed Edilizio.
Una decisione che ha scatenato l’ira dei gruppi di opposizione i quali hanno annunciato, in tarda mattinata, una conferenza stampa davanti la Prefettura di Cosenza.
A votare per l’approvazione sono stati Romina Provenzano, Salvatore Esposito, Giovanni Gagliardi, Nella Fanello, Marisa De Rose, Concetta Brogno, Rachele Cava, Salvatore Marasco, Marco Greco, Chiara Lolli e Gaetano Morrone. Astenuto Eugenio Aceto che però ha consentito di garantire il numero legale. Contrari Massimiliano De Rose, Michele Morrone, Annarita Pulicani e Rossana Ferrante.
Principe: “un caso unico al mondo, state spingendo Rende nel baratro”
Duro il commento di Sandro Principe che parla di manovre sottobanco: “Il danno più grande è avvenuto in tre minuti, stamattina alle 9, quando è stato approvato un PSC. Lo impugneremo ed è una forzatura. Siamo sull’orlo del baratro e vi dovreste vergognare. Alle 9 di stamattina avete spinto il Comune sull’orlo del baratro. Una forzatura al regolamento, alla storia, alla dignità e all’equilibrio”.