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Nuovo mini-ospedale a Rende da 11 milioni di euro, un fantasma tra le sterpaglie

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Nuovo mini-ospedale a Rende da 11 milioni di euro, un fantasma tra le sterpaglie

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Mini OSpedale Rende Santoi Stefano

RENDE (CS) – Sanità a Rende. I lavori per l’apertura di un nuovo centro Polifunzionale Day Hospital a Santo Stefano sono al palo. L’enorme casa di riposo per anziani abbandonata in via Svizzera, dovrebbe essere abbattuta per far spazio al mini-ospedale d’Oltrecampagnano. L’opera da 11 milioni di euro è la più costosa tra quelle inserite nel piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Rende 2025 – 2027. È presente nel Piano Esecutivo di Gestione (PEG) 2025/2027 approvato a gennaio dalla terna commissariale, insediata dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. La procedura per l’affidamento dell’appalto doveva essere avviata nel 2023, ma è ferma. La struttura intanto resta avvolta dalle sterpaglie, mentre il neosindaco Sandro Principe dice «i soldi non ci sono».

La progettazione del Day Hospital

L’appalto è affidato alla No.Do. e Servizi srl per la progettazione definitiva dei lavori di adeguamento sismico e ristrutturazione (mediante demolizione e ricostruzione) del nuovo poliambulatorio di Rende. La gara è stata aggiudicata a marzo del 2021, con un ribasso di quasi il 40%, al prezzo di 158.000 mila euro. Porta la firma dell’ex responsabile della centrale unica di committenza Francesco Minutolo: il dirigente attualmente imputato nel processo Malarintha. Un’inchiesta, scaturita da presunte irregolarità negli affidamenti degli appalti a Rende, nella quale il dirigente è accusato di falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. La Commissione d’accesso antimafia ne aveva richiesto la sospensione dagli incarichi per 6 mesi. Reintegrato nell’organico, riveste oggi il ruolo di dirigente del Settore Edilizia del Comune di Rende. Intanto il fabbricato versa in condizioni di totale abbandono.

Il Day Hospital di Rende

La fitta vegetazione che lo avvolge ne impedisce l’accesso. L’area sulla quale dovrebbe sorgere il day hospital, si estende su una superfice grande quasi quanto un campo di calcio: 6.200 metri quadri. Una volta demolita la casa di riposo fantasma, sarà costruita una nuova struttura con all’interno uffici amministrativi, spazi per le attività riabilitative, ambulatori per visite mediche specialistiche, sale d’attesa, spogliatoi per i dipendenti, deposito, lavanderia, cucina, infermeria, camere di degenza con 2 posti letto ciascuna, spazi per la socializzazione e le attività creative. All’interno del mini-ospedale è prevista anche la creazione di due sale operatorie, un locale per effettuare le radiografie, nonché una stanza per ingessare le fratture. Un impianto fotovoltaico garantirà l’approvvigionamento di parte dell’elettricità necessaria ad alimentare il poliambulatorio.

Cosa intende fare Sandro Principe

Il neosindaco di Rende garantisce che nella struttura sarà allestito un «centro polifunzionale day hospital post acuzie, post intervento e per malattie neurodegenerative». Un nuovo presidio sanitario sul territorio che potenzierà i servizi di cura sul territorio. Sandro Principe però sostiene che al momento gli 11 milioni di euro siano stati inseriti nel Documento Unico di Programmazione (DUP) 2025 – 2027, ma non resi disponibili. L’opera quindi non verrà realizzata a stretto giro. «L’intenzione della mia amministrazione – dichiara Principe – è di attuare questo progetto di concerto con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Fossi entrato in carica come sindaco 3 o 4 anni fa, avrei usato i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ora il Comune non avendo utilizzato il PNRR per fare il day hospital, a causa di responsabilità di chi c’è stato prima, non ha i soldi per realizzarlo. Non c’è copertura per queste spese. Convocherò i progettisti per approfondire la pratica e in linea di massima penso alla soluzione del project financing». Quindi al contributo di imprenditori della sanità privata.

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