COSENZA – L’elisoccorso tampona la carenza di ambulanze con medico a bordo. Una scelta forse inevitabile per garantire il servizio tempestivo al paziente. Per assurdo però, pare sia usato anche nelle constatazioni di avvenuto decesso. Quando ormai non c’è più nulla da fare. Il fenomeno si sta diffondendo in provincia di Cosenza, soprattutto negli interventi dove ad alzarsi in volo sono i mezzi delle basi di Zumpano e Lamezia gestiti da Elitaliana. Si chiamano Pegaso 50 e Pegaso 51, hanno alle spalle più di 20 anni di attività. Coprono le province di Cosenza, Catanzaro, Vibo e il resto della regione quando sono impegnati gli altri due elicotteri della piccola flotta calabrese: quelli delle basi di Cirò e Locri. Provvedono a trasportare il malato (da contratto) nel presidio sanitario più idoneo a garantirne le cure anche se ubicato fuori regione o all’estero.
La gara d’appalto
Il servizio è stato affidato nel 2009 (DDG n. 14307 del 28/07) per 6 anni al Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) costituito dalla capofila Elitaliana Spa che gestisce le basi di Cosenza e Lamezia (unica attiva anche di notte), dall’ex Inaer Aviation Italia (per la base di Crotone) insieme ad Elilombarda srl (per la base di Locri). Forniscono elicotteri, piloti, copiloti, attrezzature ed equipaggiamenti.
Insomma tutto tranne medici e infermieri che sono dipendenti delle Asp calabresi. Scaduto il contratto nel luglio del 2015, la gara del 2016 è andata deserta e il contratto si trascina a colpi di proroghe. Lunedì prossimo, 29 luglio, finalmente nella sede della Centrale Operativa di Cosenza, l’Asp bruzia, incaricata da Azienda Zero di procedere all’affidamento del servizio di elisoccorso, ha indetto una consultazione preliminare di mercato. Gli operatori economici interessati all’appalto sono stati invitati dal direttore generale Antonio Graziano, dal direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza, Riccardo Borselli, e dal Rup Antonio Capristo a partecipare per discutere delle caratteristiche tecniche ed operative del servizio da offrire.
Quanto costa un volo
Gli elicotteri ad oggi sono 4, dislocati nelle basi di Cosenza, Lamezia Terme, Locri e Cirò. Le ore annuali di volo previste nel contratto sono: 400 per la base di Lamezia, 300 per Cosenza, 400 Cirò e 300 Locri. I presidi gestiti da Elitaliana (Cosenza e Lamezia) tra marzo e aprile finiscono il budget delle ore di volo. Fino a dicembre il costo degli interventi in volo aggiuntivi dovrebbe però in futuro “essere addebitato allo stesso prezzo” come recita il capitolato tecnico e prestazionale della procedura aperta telematica per l’affidamento del servizio di elisoccorso nella Regione Calabria.
Per avere un’idea di quanto costa l’elisoccorso attualmente basta pensare che per il 2022 sono stati pagati 13 milioni e 371mila euro e nel 2016 (anno della prima proroga) 13 milioni e 500mila euro. Nel mese di agosto di quell’anno: 245mila euro sono stati destinati ad Elilombarda; 250mila euro a Babcock (ex Inaer Aviation) e oltre 870mila euro ad Elitaliana. Quest’ultima ha incassato oltre ai circa 640mila euro di canone mensile per le basi di Cosenza e Lamezia, anche 227mila euro per i voli in eccedenza che da soli raggiungono quindi quota 7.500 euro al giorno. Osservando le somme liquidate per il servizio di elisoccorso emerge che i suoi costi superano 1 milione di euro al mese per la Calabria.
Chi gestisce l’elisoccorso
A gestire sul piano amministrativo l’elisoccorso è infatti l’ente per il governo della sanità calabrese Azienda Zero voluta da Roberto Occhiuto, presidente della Regione e commissario per l’attuazione del Piano di Rientro dal debito sanitario della Calabria. Dirige, coordina e monitora l’intero Sistema regionale della Emergenza Urgenza 118, l’elisoccorso e i relativi accordi con privati e associazioni. Tutti gli interventi di ambulanze e voli, per effetto di una convenzione con l’Asp cosentina, vengono così smistati dagli operatori del numero unico della Centrale Operativa di Cosenza.
I criteri per attivare l’elisoccorso sono indicati nel Piano di rientro dal debito sanitario: “la scelta viene effettuata quando l’intervento con il mezzo aereo risulta essere il più idoneo come risposta con minore disagio per il paziente”. Un’ulteriore proroga però è dietro l’angolo. Serviranno quasi 2 anni per rendere operativa l’eventuale nuova aggiudicataria dell’elisoccorso in Calabria. Finché l’appalto sarà affidato e trascorreranno i termini per i ricorsi continuerà ad operare Elitaliana dove nel 2022 in una gara ad evidenza pubblica in Lazio (dove operava dal 2009) è stata esclusa in quanto giudicata inaffidabile. In Calabria invece il RTI Elitaliana ad oggi ha già incassato con gli elisoccorsi in 15 anni circa 200 milioni di euro.