Criminalità e imprese a Cosenza, aziende sempre più ‘attenzionate’ dalle ‘ndrine

Come l’illegalità influenza il ‘fare impresa’ in Calabria.


 

COSENZA – I dati dell’Indagine Confcommercio – GfK Eurisko sui fenomeni criminali rivelano anche quest’anno dei dati allarmanti. In Calabria gli imprenditori entrano in contatto con la criminalità con più frequenza (44%) rispetto alla media nazionale (16%). Si percepisce maggiormente la presenza dei fenomeni criminali, per il 45% degli imprenditori i livelli di sicurezza sono peggiorati e le aziende sono sempre più esposte all’attenzione delle organizzazioni criminali. Le iniziative, ritenute più efficaci per la sicurezza delle imprese, sono quelle relative alla protezione del territorio da parte delle forze dell’ordine (71%) e alla collaborazione con le stesse (24%). Gli imprenditori chiedono un inasprimento delle pene (80%), ritenendo inefficaci le leggi che contrastano i fenomeni criminali (78%). Per il 64% degli imprenditori calabresi il fenomeno maggiormente dannoso per la propria attività è rappresentato dai venditori abusivi, seguito dalla contraffazione (55%) e dal’usura (37%).

 

Le problematiche maggiori che gli imprenditori riscontrano sul territorio sono: presenza di venditori abusivi (73%), presenza di nomadi (63%), negozi sfitti (32%), presenza di tossicodipendenti (27%), spaccio di droga (15%). Le misure messe in atto per la sicurezza della propria impresa per contrastare racket e criminalità sono: telecamere/impianti d’allarme (55%), rivolgersi alle associazioni di categoria (32%), denuncia alle autorità (23%), assicurazione (17%), vigilanza privata (17%), vetrina blindata (10%)”. Questi i dati emersi nei giorni scorsi nell’ambito della 3° edizione della Giornata di Mobilitazione Nazionale “Legalità, mi piace” indetta da Confcommercio Nazionale ed alla quale hanno aderito tutte le Federazioni nazionali, le Associazioni provinciali e territoriali del sistema confederale. L’iniziativa è stata incentrata sui fenomeni criminali che riducono la competitività del nostro sistema produttivo, alterano le regole del mercato e danneggiano le imprese del terziario. Temi sui quali si ritiene opportuno mantenere alti i livelli di guardia.

 
Confcommercio Cosenza ha aderito alla campagna nazionale organizzando un’Assemblea pubblica, aperta agli imprenditori ed alla stampa, alla quale hanno preso parte il Presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algieri, il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, il Tenente Colonnello della Guardia di Finanza della provincia di Cosenza, Ciro Ciavarella, il Tenente dei Carabinieri della provincia di Cosenza, Felice Bucalo, il Vicario del Questore di Cosenza, Caterina Naso, le Associazioni provinciali dei consumatori. L’Assemblea è stata aperta con lo streaming in diretta nazionale degli interventi del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano e del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Il Presidente Klaus Algieri, nel dare avvio ai lavori, ha lanciato un messaggio chiaro:”il futuro e l’immagine delle nostre imprese passa inevitabilmente dalla legalità. Le imprese e le Istituzioni devono, oggi più che mai, essere unite nel difendere e nel diffondere questo valore, che non deve essere solo uno slogan, ma un concetto fondante della nostra società”. Poi ha ribadito il ruolo delle associazioni di categoria, come forma di aggregazione sul territorio, che rappresentano un argine all’ingerenza dell’illegalità nell’economia. “Non bisogna lasciare da sole le imprese ad affrontare questi fenomeni”.

 
Il Prefetto di Cosenza, dott. Gianfranco Tomao, nel suo intervento ha sottolineato. “Il mancato rispetto delle regole e delle leggi sono problemi sociali oltreché economici e di mercato. Questa iniziativa è un segnale forte per le imprese e al tempo stesso un importante strumento di coinvolgimento e sensibilizzazione della società civile”. All’incontro hanno preso parte anche una rappresentanza di studenti delle Scuole Superiori “Pezzullo” e “Da Vinci-Nitti” di Cosenza. Invitati a partecipare con l’obiettivo di sensibilizzare anche i più giovani ad un consumo legale e consapevole. Tante le domande fatte proprio dai ragazzi ai relatori che hanno raccontato la loro esperienza nella lotta alla criminalità ed espresso il loro punto di vista sull’educazione alla legalità. I relatori, nel confermare il costante impegno delle Istituzioni che rappresentano, sono stati concordi nel sostenere il concetto di “Tolleranza zero” verso tutta la filiera criminale, che va dal riciclaggio alla vendita di prodotti contraffatti.

 

Un particolare accento è stato posto sui reati di usura ed estorsione che più di altri frenano lo sviluppo locale. Nei loro interventi hanno rivolto a più riprese l’appello alla responsabilità su questi temi, esortando ciascuno a fare la propria parte. Infine, hanno sottolineato il pregevole ruolo svolto dal mondo scolastico e da quello imprenditoriale che animano la società, offrendo occasioni di incontro e confronto, mettendo in contatto gruppi, associazioni e corpi vivi della rete sociale. Le rappresentanze delle Associazioni dei consumatori, hanno espresso la loro volontà di cooperare con attività e campagne di sensibilizzazione sull’abusivismo e sulla contraffazione, per informare ed educare i cittadini ad un acquisto consapevole, evitando così rischi per la salute. L’incontro si è concluso con un momento di dibattito che ha permesso ai numerosi imprenditori presenti di esprimere le loro esigenze ed avanzare le loro proposte, che sostanzialmente si riassumono nelle richieste di inasprimento delle pene e di un aumento dei controlli.

 

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