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Annunziata: “il reparto di Chirurgia d’Urgenza mi ha salvato. La buona sanità esiste anche in Calabria”

Area Urbana

Annunziata: “il reparto di Chirurgia d’Urgenza mi ha salvato. La buona sanità esiste anche in Calabria”

Bernadette Serratore

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COSENZA – “È passato un mese ma non dimentico”. Inizia così la lettera di Alessandro, un nostro lettore, salvato dalla sanità cosentina.

“Dopo due giorni con un crescendo di febbre e forti crampi addominali, arriviamo alla mattina del cinque gennaio, i dolori percepiti erano insopportabili. Lisa, la mia meravigliosa moglie, – continua il racconto Alessandro – chiama prontamente l’autombulanza, dieci minuti di attesa e ci avviamo verso il temuto Pronto Soccorso (l’Annunziata di Cosenza ndr). Dopo una trafila di 8 ore tra visite, esami e attese interminabili, finalmente arriva il risultato della tac a contrasto: “diverticolite acuta con perforazione dell’intestino”. A dirmelo è il Dottor Roberto Perri, che con fermezza, professionalità e sincera preoccupazione mi annuncia l’imminente ricovero nel reparto di Chirurgia D’urgenza, visto la mia delicata condizione”.

Ed è proprio su questo Reparto che Alessandro si sofferma. “Nei sette giorni e sette notti passati in quella stanza di ospedale, non posso e mai dimenticherò quanto mi è stato dato da tutto il personale che mi ha assistito e curato. Ho trovato – continua ancora – un reparto gestito con professionalità dove, dagli OSS al Primario, ho avvertito fin dal mio arrivo attenzione, disponibilità, pazienza, preparazione, ma soprattutto umanità, penso la dote più importante e nobile, quando si svolge una professione delicata come la loro.

Ci tengo a ringraziare, di vero cuore, – conclude Alessandro – tutte le persone che hanno contribuito alla mia guarigione, rendendo più sopportabile un duro e buio momento della mia vita. Oggi si parla di “Buona Sanità”. Perché si, esiste anche per noi calabresi”.

Ringrazio il Primario, Dott. Pietro Aiello. I Dottori Roberto Perri, Elisabetta Bonaiuto, Juana Riitano, Giorgio Ammerata, Vincenzo Tiesi, Natalia Spadafora, Elvis Pardo, la Caposala Milena Viteritti. Gli infermieri Virginia Aiello, Rosetta Altomari, Barbara Baffa, Rocco Carbone, Romualdo Calderaro, Silvia De Rose, Gilda Morelli, Alessandra Nicotera, Tiziana Tamiro, Vittoria Capobianco, Flavia Vernioli, Simona Mazza, Barbara Parise e gli OSS: Emanuele Santelli, Francesco Benedetto, Giuseppe Cristaldi, Marilena Sacco, Salvatore Urso.

 

Spero di non aver dimenticato nessuno, perché oggi si parla di “Buona Sanità”, esiste anche per noi calabresi.

Con sincero affetto e gratitudine

 

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