Calabria
Alzheimer in Calabria, aumentano pazienti e caregiver: oltre il 74% accudito da un figlio
Domenica 21 settembre è stata la Giornata mondiale dell’Alzheimer: i dati forniti da pazienti e caregiver in Calabria restano comunque in aumento. Proprio questi numeri mostrano gravi problemi per la gestione dei servizi e la qualità degli stessi.
Secondo quanto riportato dal report (anno 2021-2023), pubblicato a gennaio 2024 e relativo al Progetto Fondo per l’Alzheimer e le demenze “Le attività dell’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità” dell’Istituto Superiore di Sanità, la Calabria presenta una situazione di crescita in relazione ai casi accertati.
I dati sull’alzheimer in Calabria e i problemi dei caregiver
I numeri della Calabria mostrano più di qualche problema. Nel 74,3% dei casi, ad essere caregiver è una femmina. L’età media dei caregiver in Calabria è di 51,3 anni, nel 74,3% dei casi a diventare caregiver è una figlia o una figlio, nel 20% lo diventa un coniuge.
Per quanto riguarda invece il giudizio dei caregiver sui pazienti:
- Il 37% dei pazienti viene definito dagli stessi caregiver come stadio “grave”;
- Il 20% si identifica come stadio “moderato”;
- La restante parte in stadio “lieve” o non definito.
Oltre il 74% dei pazienti si è sottoposto al test MMSE (Mini-Mental State Examination). Si tratta di una valutazione cognitiva utile ad individuare il problema e conoscerne il grado di peggioramento. Osservatorio Demenze ribadisce che il caregiver in Calabria dà spesso un giudizio negativo sui servizi dedicati alle demenze nel territorio: a ribadirlo è il 57%.
Ma quanti casi di demenza ci sono in Calabria? Sulla base dei residenti – al primo gennaio 2023 (dati Istat) – si stimano 32.954 casi di demenza nella fascia d’età uguale o superiore ai 65 anni d’età, 732 casi di demenza early onset, i casi di lieve deterioramento cognitivo sono 29.237.
In questo senso, il rapporto sulla demenza “late onset” fra femmine e maschi è pari a 2,1 (chi ha oltre 65 anni), 1,1 in quella “early onset” (demenza ad esordio precoce che colpisce la fascia 35-64 anni). Nel caso di “mild cognitive impairment” (deterioramento cognitivo lieve), il rapporto femmine/maschi è 1,2.
I costi per le famiglie
Sempre secondo l’Osservatorio Demenze, inoltre, i costi medi per la famiglia o per il paziente sono di 677 euro in Calabria. Ciò riguarda i dati relativi ad una persona affetta da demenze che vive in casa. La spesa economicamente più alta è quella per i farmaci (32,5%), la media nazionale è del 18,2% per i pazienti non istituzionalizzati.
Al momento dell’indagine (anni 2021-2023), il 57,1% dei pazienti era stato preso in carico dai Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze, il 94,3% viveva in casa. In quel momento nessuna persona del campione risiedeva in una RSA.
Per quanto riguarda l’Italia in generale, invece, ci sono 1,2 milioni casi di demenza nella fascia 65-over 65, circa 24mila casi di demenza giovanile (fascia d’età 35-64 anni). A questi bisogna aggiungere circa 950mila persone con il disturbo cognitivo lieve: si tratta di una condizione spesso e volentieri precedente all’inizio della demenza.
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