Area Urbana
Addetti al recapito, UilPoste Cosenza denuncia: «irregolarità su condizioni logistiche e di sicurezza»
COSENZA – La segreteria provinciale UilPoste Cosenza denuncia la situazione “sull’accentramento degli operatori addetti alle lavorazioni interne del recapito, in determinati centri di raccolta, sottraendoli agli attuali Centri di Distribuzione della Provincia” con un verbale sottoscritto “in data 21 Novembre 2022” “tra OO.SS. e Azienda poste italiane”.
Allo scopo di testare la fattibilità sul territorio sono stati programmati dei tavoli di monitoraggio nei quali la Segreteria Provinciale della UILPOSTE Cosentina ha richiesto il supporto del Segretario Regionale Aggiunto Vincenzo Volpintesta. In mancanza delle condizioni logistiche, organizzative e di sicurezza, la UILPOSTE di Cosenza, contrariamente alle altre organizzazioni, si è espressa sempre in tutti i tavoli di monitoraggio, negativamente sull’implementazione del progetto, – prosegue il sindacato – se a monte non venivano sanate le irregolarità, organizzative e gestionali, segnalate. Nonostante l’opposizione espressa dalla UILPOSTE Cosentina, i progetti, nonostante avessero varie lacune, sono ugualmente decollati.
Per quanto concerne l’implementazione della ripartizione presso il CD di Cosenza, nell’ultimo tavolo di monitoraggio sono venute a galla tutte le discrasie denunciate, per cui il confronto tenutosi in data 29/02/2024 si concluso con un nulla di fatto trovando (finalmente) tutte le OO.SS. critiche rispetto alle mancate promesse espresse, ed avallate, nei primi incontri.
La UILPOSTE di Cosenza è orgogliosa di aver segnalato già da tempo le criticità ed essersi opposta ad una scriteriata riforma priva di premesse congruenti all’attivazione di nuove procedure organizzative. La UILPOSTE di Cosenza – conclude il sindacato – continuerà a mettere a disposizione esperienza per proporre un’organizzazione capace di assicurare ai cittadini un valido servizio e, contestualmente, sostenere tutto il personale affinché, giornalmente, offra la sua prestazione lavorativa senza alcun pericolo per la propria incolumità”.
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