TREBISACCE (CS) – In molti pensano che l’arrivo dei medici cubani abbia salvato, almeno momentaneamente, la sanità calabrese. Ciò che è certo è che, due di loro, hanno salvato un collega colpito da infarto. E’ accaduto all’ospedale di Trebisacce. Lui è Enzo Ippolito, responsabile del laboratorio analisi, che nella mattinata di sabato, improvvisamente, si è sentito male mentre stava lavorando nel nosocomio della cittadina ionica. Fortunatamente due medici cubani, in servizio al Pronto Soccorso, sono intervenuti tempestivamente ed hanno effettuato le manovre di primo soccorso.
Loro sono Enmanuel Bellfernandez e Alicia Moreno Gallardo. Dopo le prime manovre, il medico-paziente è stato trasferito dal laboratorio analisi al pronto soccorso per le successive cure del caso. Si è reso necessario, quindi, il trasferimento a Castrovillari per un intervento chirurgico. L’elisoccorso, però, non poteva atterrare per questioni legate al maltempo. Ed allora è dovuta partire un’ambulanza del 118 con autista ed infermiere, mentre il medico, partito con loro, era un collega ed amico di Ippolito, che, pur non essendo in servizio, ha deciso di accompagnare ed assistere il suo amico.
L’intervento è stato poi effettuato nell’ospedale di Castrovillari ed è riuscito.
Dunque il primo intervento dei due medici cubani è stato decisivo, ma anche quello degli altri medici intervenuti successivamente.
Una storia che spiega come la carenza del personale sia il primo vero male della sanità calabrese. L’ambulanza medicalizzata, infatti, è partita grazie all’intervento di un medico non in servizio. L’apporto dei medici cubani resta comunque importante, ma servono assunzioni a 360 gradi.
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