Provincia
A Rogliano una giornata di inclusione per i piccoli pazienti della Neuropsichiatria Infantile
ROGLIANO (CS) – Si è svolta nella splendida cornice della Tenuta Bocchineri di Rogliano una giornata all’insegna dell’inclusione, dell’integrazione e della condivisione, organizzata dall’equipe multidisciplinare di Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme (Asp di Catanzaro).
L’iniziativa ha coinvolto non solo i bambini che frequentano l’unità operativa, ma anche le loro famiglie, gli operatori sanitari e i loro cari, in un momento collettivo di forte valore umano e sociale. L’evento rappresenta la seconda uscita organizzata dal reparto: la prima, lo scorso 14 settembre, aveva portato il gruppo in visita al centro di recupero marino M.A.R.E. Calabria, presso il Museo della Pesca e del Mare di Montepaone, dove i bambini avevano potuto conoscere le tartarughe marine Caretta Caretta e apprendere l’importanza della tutela ambientale.
La giornata a Rogliano
I partecipanti hanno potuto esplorare la casetta sull’albero, visitare il Museo della Civiltà Contadina, nutrire i daini e passeggiare tra sentieri naturalistici e querce secolari. Un picnic all’aperto ha coronato la giornata, tra giochi, risate e scambi autentici che hanno lasciato in tutti il segno di una comunità solidale. Per Rosetta Mussari, direttrice dell’unità operativa, si tratta di esperienze fondamentali per una riabilitazione che superi i confini ospedalieri: “Ciò che accade fuori dalle stanze della riabilitazione, in una giornata così condivisa, è molto importante. Il legame che si crea tra operatore e bambino va oltre il lavoro: è relazione, presenza, umanità. La riabilitazione non può fermarsi ai protocolli se non accompagna il bambino e la famiglia verso una qualità di vita migliore anche nel quotidiano”.
L’esperienza, come dichiarato dall’equipe, è solo l’inizio di un progetto più ampio: un percorso fatto di uscite, attività e relazioni condivise che trasformi la cura in una rete di sostegno reale, dove l’integrazione diventa pratica quotidiana. Un’iniziativa che mostra come la sanità pubblica possa farsi anche comunità, attraverso la valorizzazione di momenti di crescita fuori dagli spazi terapeutici, dove ogni bambino e ogni famiglia può sentirsi accolto, ascoltato e parte attiva di un cambiamento.
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