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A Cosenza gatti morti in Via dei Mille, le associazioni lanciano l’allarme: «Giustizia e tutela per i mici»

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A Cosenza gatti morti in Via dei Mille, le associazioni lanciano l’allarme: «Giustizia e tutela per i mici»

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COSENZA – Le associazioni UTI per tutti (Unione Tutela Individui) e AVI (Associazione Vegani Internazionale), in collaborazione con altre sei associazioni e tecnici specialistici, denunciano quanto successo alcune settimane fa in Via dei Mille, a Cosenza. Parlano di una situazione drammatica che riguarda diversi gatti trovati morti nella zona. I cittadini hanno chiesto aiuto e così le associazioni hanno iniziato a indagare sulla questione.

“Abbiamo svolto indagini, effettuato sopralluoghi con collaboratori di zona, raccolto testimonianze e foto dei tanti mici adulti, mamme e cuccioli trovati morti. Una signora è testimone di aggressioni violente ai danni di una gatta incinta presa a bastonate che è morta in seguito con tutta la prole. Le minacce e i gesti di odio sono molti e noi non accettiamo nulla di tutto questo” dicono in una nota congiunta le associazioni.

La diffida inviata al Comune e la richiesta di tutela e giustizia

Per questi motivi le associazioni hanno trasmesso una diffida urgente al sindaco di Cosenza Franz Caruso e alle altre cariche istituzionali, specificando anche della presenza di un fascicolo in tribunale con indagini in corso. Le associazioni hanno, inoltre, chiesto “il ritiro delle spoglie di un povero micio trovato morto in un sacchetto tra l’abbandono incontrollato di rifiuti, segnalato da circa un mese dai testimoni, richiesto in data 11 agosto e sollecitato prima e dopo ferragosto, in quanto nuovamente abbandonato su strada accanto i rifiuti”.

La presidentessa di UTI Ylenia Verduzzo ha detto: “Non può morire così una vita, trovata in un sacchetto e abbandonata tra i rifiuti, l’abbiamo chiamato gatto Lillo perché nessuno deve morire senza nome. Ora vogliamo giustizia per tutte le vite, minacciate e trovate morte, come esigiamo tutela per i mici rimasti. Attendiamo urgente tavolo tecnico inoltre per una soluzione urgente di tutela, ricordando che esistono leggi rigide che non permettono maltrattamento e uccisione degli animali, come la Legge 189/2004, la Legge 82/2025, la Legge quadro sugli animali d’affezione n.281/1991 e persino il Regolamento di tutela animale dello stesso Comune di Cosenza, non rispettate ciò si configura con reati penali”.

La richiesta di fare chiarezza e la richiesta di intervento immediato

Le associazioni precisano di essere in attesa di urgenti riscontri da parte delle autorità, “sperando che il sindaco e le istituzioni vogliano dare una sterzata e collaborare con loro in fretta, senza perdere altro tempo. È necessario fare chiarezza anche su persone affidabili che possano cooperare in tempi brevi sul posto. Noi ci siamo e non intendiamo fare un passo indietro. I gatti non si toccano“, ha concluso la presidentessa Verduzzo.

Le fa eco Floriana Lupis, vicepresidente di AVI: “È con rabbia che abbiamo appreso questa tragica situazione, gatti dimenticati e abbandonati da chi dovrebbe difenderli e ripudiati dai cittadini. Non possiamo accettare l’indifferenza e l’inerzia dimostrate. L’abbandono di queste creature vulnerabili non è solo un fallimento morale, ma un crimine contro la loro dignità. Chiediamo un intervento immediato e concreto: i gatti hanno bisogno di un rifugio sicuro, cibo e cure veterinarie. Non resteremo in silenzio, – conclude – perché questo incoraggia il torturatore e mai la vittima!”.

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