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A Cassano Ionio arriva il “Baby Pit Stop”: un’oasi di accoglienza protetta per mamme e neonati

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A Cassano Ionio arriva il “Baby Pit Stop”: un’oasi di accoglienza protetta per mamme e neonati

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mamma neonato - baby pit stop cassano ionio

CASSANO IONIO (CS) – Il Comune di Cassano si prepara ad accogliere il suo primo “Baby Pit Stop”, uno spazio protetto e accogliente dedicato alle mamme che allattano e ai genitori che necessitano di un luogo sicuro dove prendersi cura dei propri piccoli, anche fuori casa. A darne notizia è la Giunta comunale che, su proposta del sindaco Gianpaolo Iacobini e dell’assessore alle Politiche Sociali Rosa De Franco, ha approvato all’unanimità l’avvio dell’iniziativa, in collaborazione con il Consultorio dell’Ambito Territoriale di Trebisacce, competente sull’area.

Il progetto, che rientra nel più ampio Programma “Insieme per l’Allattamento” promosso dall’UNICEF Italia, si pone l’obiettivo di offrire alle famiglie un servizio gratuito, utile e di qualità, attraverso la realizzazione di spazi attrezzati dove poter allattare, cambiare il pannolino o semplicemente prendersi una pausa in un ambiente confortevole e riservato.

L’Amministrazione cassanese ha affidato al Responsabile dell’Area II – Socio Turistico Culturale il compito di avviare l’iter amministrativo necessario, mentre al Responsabile dell’Area VI – Patrimonio spetta l’individuazione dei locali comunali idonei ad ospitare il “Baby Pit Stop” e la successiva sottoscrizione della convenzione con il Consultorio, che definirà modalità e gestione del servizio.

Baby Pit Stop

Il termine “Pit Stop”, mutuato dal linguaggio della Formula 1, indica una sosta rapida e funzionale per rifornimento e manutenzione. In questo caso, il “Baby Pit Stop” si trasforma in un luogo di cura e accoglienza per neonati e genitori: un luogo dove poter “fare il pieno di latte”, come spiega simbolicamente l’UNICEF, ma anche uno spazio in cui le mamme si sentano accolte e rispettate, contribuendo a normalizzare l’allattamento nei luoghi pubblici. «Lavoriamo per promuovere il diritto alla salute e sostenere la genitorialità – dichiarano Iacobini e De Franco –. Il progetto “Baby Pit Stop” ci consente di raggiungere questi obiettivi con azioni concrete, costruendo una rete di supporto per le mamme che allattano e si trovano fuori casa, offrendo loro spazi adeguati, sicuri e dignitosi».

Quella cassanese si inserisce tra le amministrazioni calabresi che hanno aderito con convinzione alla convenzione firmata nei mesi scorsi tra Regione Calabria – Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Socio Sanitari, Federsanità Anci Calabria e UNICEF Italia, per la diffusione dei BPS in tutto il territorio regionale.

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