Provincia
I Garanti dei diritti delle persone private della libertà si mobilitano «fermare la strage di vite e di diritti nelle carceri»
 
																								
												
												
											CASTROVILLARI – Anche il garante per le persone private della libertà personale del Comune di Castrovillari, Tina Zaccato, ha aderito alla proposta dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali: fermare la strage di vite e di diritti nelle carceri Italiane! Per questo oggi, 30 luglio, è stata indetta una giornata di mobilitazione nazionale.
«Il Presidente della Repubblica, il 30 giugno, rivolgendosi al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (D.A.P.) ha espresso un richiamo forte rivolto al Governo e alla Politica in generale con cui, espressamente, ha sottolineato che le carceri non possono calpestare i diritti dei detenuti e “non devono essere una fabbrica di criminalità. D’altronde – prosegue il documento congiunto dei garanti territoriali – un criminale recuperato nella società è una garanzia di sicurezza per tutti e, soprattutto, un obiettivo costituzionale».
«Il sovraffollamento e i suicidi “sono un’emergenza sociale sulla quale occorre interrogarsi per porvi fine immediatamente”. Infine, ultimo appello concreto con specifico riguardo alla piaga citata, per il Presidente “le carceri sono sovraffollate anche per l’insufficiente ricorso all’applicazione di pene alternative e dell’eccessivo utilizzo della carcerazione preventiva”. Ciò concerne anche gli istituti minorili su cui si registrano dati allarmanti e numeri che dai 385 detenuti indicizzati nel maggio 2023, si raddoppiano sino a 586 a giugno 2025 dopo il c.d. Decreto Caivano».
La Conferenza Nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà ha indetto per oggi, mercoledì 30 luglio, a un mese esatto da questo appello o, per meglio dire, da questo rimprovero alla politica, una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e per sollecitare la politica nel suo complesso, esortando il Governo a mettere in campo soluzioni immediate e concrete alle parole dure, inequivocabili del Presidente della Repubblica. «È necessario un provvedimento urgente finalizzato alla riduzione del sovraffollamento in nome della dignità, come ad esempio è stato fatto dal Governo Berlusconi nel 2003 e nel 2010».
«Nel frattempo, però, non possiamo più assistere ignavi alle morti quotidiane di uomini e diritti. Bisogna che la politica intervenga non subito, ma ORA! Lo chiedono tutte le coscienze oneste. La proposta Giachetti inerente alla liberazione anticipata sociale appare, per molti versi, in linea con le attuali emergenze seppur di contenuto deflattivo. Tuttavia, una riduzione semestrale di 75 giorni, in luogo dei 60 contemplati nella proposta, da concedere con tempistiche prioritarie, già sortirebbe l’effetto di ridurre sensibilmente le criticità in argomento. Tutto ciò, naturalmente, è possibile solo se la politica trova la responsabilità e il coraggio necessario per ottenere un consenso generalizzato, trasversale, per conseguire il quorum necessario all’emanazione del provvedimento. Il 30 luglio invitiamo deputati, senatori, europarlamentari e consiglieri regionali a entrare con Noi negli istituti penitenziari adulti e minorili».
 
                        

 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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