Calabria
Stop dei servizi sanitari in farmacia per gli esenti, la denuncia di un farmacista cosentino
 
																								
												
												
											COSENZA – “Siamo in un piccolo centro con mille abitanti, dove l’unico presidio sanitario rimasto è proprio la farmacia. Dove fare un elettrocardiogramma in tempo può significare salvare una vita. Dove la distanza dagli ospedali non è un dettaglio, ma una condanna. E invece si taglia, si chiude, si ignora. Questa è barbarie amministrativa, altro che programmazione sanitaria”. È questa la denuncia che arriva da un farmacista del Cosentino all’indomani della decisione della Regione Calabria di sospendere le prestazioni della farmacia dei servizi in regime convenzionato agli esenti.
Un provvedimento valido a partire dal 1° luglio 2025 ed attuato dalla Regione per esaurimento fondi. La comunicazione arrivata da parte del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria mette dunque uno stop immediato a diversi servizi sanitari essenziali erogati dalle farmacie per il regime di esenzione del sistema sanitario nazionale, come ECG, holter pressorio e spirometria. Si potrà continuare ad usufruire dei servizi sanitari previo pagamento.
Una notizia che ha provocato molto sdegno e preoccupazione tra i cittadini, gli operatoti del settore e nel mondo della politica calabrese. A parlare sono il Movimento 5 Stelle ed il Pd che sottolineano come l’atto, definito “gravissimo” denota un totale disinteresse da parte della Regione Calabria per la salute pubblica soprattutto dei calabresi più fragili.
Sospensione dei servizi sanitari in farmacia: l’allarme di M5S e Pd
“Una vergogna istituzionale che grida vendetta – tuona il consigliere regionale pentastellato Davide Tavernise – La Regione Calabria ha comunicato a giochi fatti la sospensione di prestazioni sanitarie fondamentali per migliaia di cittadini esenti. In molti piccoli comuni dell’entroterra queste prestazioni rappresentano l’unica forma di assistenza accessibile. Negare tutto questo con una mail, senza preavviso, è un insulto alla dignità delle nostre comunità”.
“Una scelta tanto improvvisa quanto inaccettabile – dicono i consiglieri del Pd calabrese – che colpisce duramente le comunità più fragili e rischia di compromettere un modello virtuoso pensato per rafforzare la sanità territoriale, potenziare la prevenzione e ridurre le liste d’attesa. Il protocollo tra Regione e Federfarma Calabria, adottato con il Dca n. 189 del 4 luglio 2023, definiva la farmacia dei servizi come un presidio sanitario di prossimità fondamentale, garantendo un accesso capillare alle cure, specie nelle aree interne e nei piccoli comuni dove spesso le farmacie rappresentano l’unico riferimento sanitario”.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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