COSENZA – Camini, nel Catanzarese e Calopezzati e Crosia, in provincia di Cosenza, segnano un passo storico per la tutela dell’ambiente in Calabria, approvando ufficialmente la delibera “Salvafratino”, promossa dalla Lipu Rende e dalla Lipu Calabria. Si tratta di uno dei pochi provvedimenti concreti in Italia a favore del Fratino (Charadrius alexandrinus), un piccolo uccello limicolo in grave pericolo di estinzione che nidifica sulle spiagge sabbiose, ambienti sempre più minacciati.
Le misure adottate prevedono la limitazione delle attività antropiche nei periodi più delicati per la specie, dal 15 marzo al 31 agosto: stop alla pulizia meccanica degli arenili, al transito di veicoli a motore, ai cani liberi e a eventi notturni o rumorosi nei tratti costieri sensibili. Tutti divieti già previsti dalla normativa nazionale, ma raramente applicati con tanta determinazione. A sostegno della delibera, partono anche campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte a cittadini e scuole, con il coinvolgimento di volontari, associazioni ambientaliste e ricercatori. L’obiettivo: costruire una cultura del rispetto per la biodiversità e promuovere un turismo più consapevole e sostenibile.
In alcuni tratti di spiaggia a Camini, Calopezzati e Crosia, i primi effetti sono già visibili: i nidi sono stati recintati e segnalati con apposita cartellonistica, per proteggere le nidificazioni documentate nel 2025 e garantire il successo riproduttivo delle coppie. Secondo Roberto Santopaolo, responsabile del progetto Fratino Calabria, «questa è una sfida che unisce natura, scienza e comunità locali. L’attività di inanellamento scientifico e i censimenti condotti dal 2019 ci stanno fornendo dati fondamentali per salvaguardare il fratino e il suo habitat».
La presenza del Fratino – sottolinea anche Marco Gustin, responsabile Specie e Ricerca della Lipu – è un indicatore di qualità ambientale. La sua tutela è anche uno dei parametri valutati per il conferimento della Bandiera Blu, riconoscimento internazionale per le località balneari virtuose.
Infine, l’appello della Lipu è rivolto agli altri sindaci calabresi: «Costruire una rete di Comuni “Salvafratino” – afferma Giorgio Berardi, coordinatore regionale Lipu – è il primo passo per proteggere non solo una specie in pericolo, ma l’intero equilibrio delle nostre coste». I Comuni interessati a unirsi all’iniziativa possono scrivere a rende@lipu.it o calabria@lipu.it.

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