Calabria
Calabria tra le mete più amate dagli stranieri, estate da record: oltre due milioni di turisti attesi
CATANZARO – L’estate calabrese del 2025 si prospetta in forte ripresa e capace di segnare nuovi record. Secondo i dati dell’Osservatorio Turismo di Visit Italy, la Calabria accoglierà 2,4 milioni di arrivi, con 12,6 milioni di pernottamenti e una spesa pro-capite di 542 euro, per un totale di 1,3 miliardi di euro. Un trend verificato da Confcommercio Calabria, che “ci conferma che la strada imboccata è quella corretta”, spiega l’assessore al Turismo della Regione Calabria, Giovanni Calabrese.
“Abbiamo ancora tanto lavoro da fare e non possiamo assolutamente adagiarsi, ma questi dati ci raccontano che finalmente il trend della Calabria sta cambiando. Questo lo dobbiamo a investimenti mirati per la balneazione, per la qualità del nostro mare, per la valorizzazione delle coste, senza dimenticare quelli dedicati ai borghi interni, ai parchi e alle ciclovie, quelli mirati a favorire l’occupazione e in generale a tutti quei fondi spesi per rendere la Calabria meta di turismo esperienziale. A tutto questo si sono aggiunti gli sforzi messi in campo per rendere gli aeroporti una bellissima ed efficiente porta di accesso ai nostri territori, con collegamenti verso tutta Europa e anche in questo settore i dati ci stanno dando ragione”, dichiara Calabrese commentando i dati di Confcommercio Calabria che ha definito un range variabile di presenze turistiche nel ponte del 2 giugno tra i 650mila e 1,1mln.
“Essere una meta di cui finalmente si interessano con più consapevolezza gli stranieri ci fa capire che il messaggio che stiamo dando della Calabria è diverso. Il governo Occhiuto – ha inoltre sottolineato Calabrese – ha da subito puntato a dare un’immagine differente rispetto al passato, con interventi mirati che potessero portare a questi risultati. Non stiamo lasciando niente di intentato, lavorando in sinergia tra i diversi assessorati per un obiettivo comune: dare ai calabresi la possibilità di poter scegliere di rimanere nella terra in cui sono nati, ma soprattutto di esserne orgogliosi”.
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