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Casse ‘devastate’ della Provincia di Cosenza, Ciacco «Succurro ha prodotto in 3 anni oltre 50milioni di debito»

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Casse ‘devastate’ della Provincia di Cosenza, Ciacco «Succurro ha prodotto in 3 anni oltre 50milioni di debito»

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Rosaria Succurro - Giuseppe Ciacco

COSENZA – Non usa mezzi termini Giuseppe Ciacco, consigliere e capogruppo del Pd del consiglio provinciale di Cosenza descrivendo la situazione “drammatica” delle casse dell’Ente Provincia che “sono state devastate”. “La presidente Succurro, in appena tre anni, ha prodotti oltre 50 milioni di debito. Nel 2022 ha ereditato l’ente con un debito di 30milioni e oggi ci viene consegnato a 82milioni: un’autentica voragine; un vero e proprio crac finanziario dalle dimensioni mastodontiche”.

“Predisposizione alla lievitazione incontrollata della spesa”

“E all’orizzonte non si intravede nessun correttivo; non si intravede nessuna manovra di contenimento della spesa. Anzi, nelle carte e in ogni atto amministrativo si registra una ostinata predisposizione alla lievitazione incontrollata della spesa. Si sta andando in una precisa direzione: la Presidente Succurro ha, ahimè, importato il modello del nefasto decennio di regime, durante il quale le casse comunali della città di Cosenza sono state sottoposte a un brutale saccheggio e sono state oggetto di una vorace razzia”.

“E quel modello di gestione – prosegue Ciacco – manifestamente scellerato, del quale la Presidente Succurro è stata sodale sostenitrice perchè Assessore di quelle Giunte, ha trascinato l’ente municipale di Cosenza nel baratro del dissesto. E oggi, sulla scia di quel modello, la Succurro sta trascinando l’Ente Provincia nell’abisso del dissesto. Infatti, le casse dell’Amministrazione provinciale stanno dentro una catastrofica crisi strutturale non diversamente correggibile”.

“La voragine debitoria è in caduta completamente libera. Nel Palazzo di Piazza XV Marzo, il denaro pubblico scorre dilapidato, come se fosse un fiume in piena. Grida vendetta l’appalto di 100milioni di euro in favore del Consorzio ItaliaServizi: una pagina torbida, sulla quale invece occorre fare piena luce. Per non parlare delle laute prebende elargite come se piovesse in favore di amici e di clienti. Sei parametri su otto sono letteralmente fuori soglia”.

“Il fondo di cassa al 31 dicembre 2024 è sostanzialmente prosciugato. La dissolutezza allo stato puro! E, ovviamente e maledettamente, a farne le spese, sono ancora una volta i lavoratori: salari accessori non pagati, compensi bloccati, straordinari, indennità e premi di produttività non corrisposti. Insomma, una gestione finanziaria dissennata e spregiudicata. Rispetto alla quale la Presidente Succurro ha l’obbligo di spiegarne, per filo e per segno, le ragioni e le cause. Parlando con onestà intellettuale, il linguaggio della verità e della chiarezza. E non copi, anche sotto questo profilo, con la carta carbone qualche suo pessimo maestro. Non giochi allo scarica barile, dicendo magari che la colpa è degli altri, che la responsabilità è delle amministrazioni che hanno governato l’Ente oltre 10 anni fa. Si assuma le sue responsabilità e dica la verità fino in fondo. Il Gruppo del Partito Democratico non le darà tregua – conclude Ciacco – e le starà giorno per giorno col fiato sul collo. A difesa dei lavoratori dell’Ente, a difesa dell’integrità economica dell’Ente a difesa degli interessi delle comunità amministrate”.

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