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Alla scoperta dei tesori storici di Cosenza: le tombe di età romana su via Popilia
 
																								
												
												
											COSENZA – Sei tombe “a cappuccina”, risalenti presumibilmente all’epoca romana tra i tesori storici che vanta Cosenza. Il ritrovamento archeologico avvenuto a settembre del 2022 – su via Popilia nei pressi del ponte di Calatrava – è avvenuto a seguito di alcuni scavi preventivi da parte dell’Enel sotto la guida della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Cosenza.
Le tombe di età imperiale, risalenti presumilmente a un periodo compreso tra il I e il III secolo d.C., appartengono a una necropoli che si estendeva lungo una delle principali vie di comunicazione dell’antica città. Si tratta di via Popilia ovvero la Strada Regia delle Calabrie con 2200 anni di storia, 490 km da Napoli a Reggio Calabria e 44 città attraversate tra cui la città dei bruzi.
Gli archeologi hanno identificato diversi tipi di sepoltura, tra cui tombe a inumazione e a incinerazione, riflettendo le diverse pratiche funerarie in uso nel periodo romano. Da una prima analisi dei corredi funerari che accompagnavano gli individui deposti nelle tombe, è possibile collocare le sepolture in un intervallo di tempo che si data tra il II ed il IV secolo d.C. Tra i reperti rinvenuti all’interno delle tombe vi sono numerosi oggetti di corredo funerario, come anfore, lucerne, monete e gioielli, che forniscono preziose informazioni sulle credenze e sulle abitudini dei defunti. La presenza di monete, ad esempio, è indicativa dell’usanza di seppellire i defunti con l’Obolo di Caronte, una moneta destinata a pagare il traghettatore dell’Ade nella mitologia greca e romana.
Uno degli aspetti più affascinanti della scoperta è la varietà delle tombe, che suggerisce una popolazione eterogenea dal punto di vista sociale ed economico. Le tombe più elaborate, decorate con mosaici e iscrizioni, probabilmente appartenevano a famiglie benestanti, mentre quelle più semplici potrebbero essere state destinate a cittadini di ceto inferiore.
Il rinvenimento di queste tombe offre anche nuovi dati sulla topografia antica di Cosenza, evidenziando come la città si sia sviluppata e trasformata nel corso dei secoli. Via Popilia, che in epoca romana era un’importante arteria di collegamento, si conferma come un asse viario di grande rilevanza, intorno al quale si sviluppavano insediamenti e aree sepolcrali.
Il SABAP sta ora lavorando alla catalogazione e allo studio dettagliato dei reperti, con l’obiettivo di ricostruire la storia della necropoli e di approfondire la conoscenza della Cosenza romana. I risultati di queste ricerche potrebbero fornire nuove informazioni sulle dinamiche sociali, economiche e culturali dell’epoca, contribuendo a una comprensione più completa del passato della città.
 
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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