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Sottoservizi: indagini e rilievi nel complesso sistema nel centro storico. A breve i cantieri per la riqualificazione

Area Urbana

Sottoservizi: indagini e rilievi nel complesso sistema nel centro storico. A breve i cantieri per la riqualificazione

Marco Belmonte

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Sottoservizi Cosenza restyling centro storico

COSENZA – Dopo tutto l’iter burocratico necessario a breve, nel centro Storico di Cosenza, partirà la riqualificazione dei sottoservizi con l’apertura dei cantieri. Abbiamo seguito i lavori del progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE) che costituisce il primo dei due livelli successivi di approfondimenti tecnici, che si completeranno con il secondo step, quindi con la partenze ufficiale dei lavori. Le notizie che trapelano da Palazzo dei bruzi, parlano di tempi brevissimi per l’approvazione del progetto esecutivo. Questo significa che si potrà dare il via all’apertura dei cantieri.

La complessità del centro storico e delle sue costruzioni

Un’indagine certamente non semplice, vista la complessità del centro storico. Il progetto ha riguardato l’area ubicata su un rilievo collinare con altitudine variabile da circa 230 metri s.l.m. a 300 metri s.l.m. che si estende da Piazza Valdesi, la parte più bassa, fino a Colle Pancrazio, la parte più alta, dominata da vicoli erti, stretti e tortuosi, lungo i quali si erge un’edificazione fatta da fabbricati minuti e palazzi signorili, arroccati sul colle.

Illuminazione e aree esterne stralciate dal programma

Lavori che rientrano nei fondi del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), ottenuti per attuare interventi di recupero, valorizzazione e rigenerazione del centro storico di Cosenza. Una parte dei famosi 90 milioni di euro sono stati, destinati per la riqualificazione dei sottoservizi; mentre, nota importante, la pubblica illuminazione e sistemazione delle aree esterne sono state stralciate da questo programma ed anche una porzione dell’acquedotto (parzialmente). Parliamo della seconda opera più consistente, quella dedicata ai sottoservizi, seguita dal settore 11 Centro Storico del Comune di Cosenza, seguita dal delegato per il Sindaco per il CIS, il consigliere Francesco Alimena. Un importo programmato di euro oltre 8,7 milioni di euro.

Abbiamo seguito le operazioni che sono state effettuati a partire dalle attività di sopralluogo, condotte nelle aree d’intervento a cura dei tecnici dalla società HYPRO s.r.l. che hanno acquisito le informazioni necessarie relative alle opere in progetto, con lo sguardo che punta alle principali criticità che colpiscono le aree, in relazione ai sottoservizi esistenti.

 

Lo scorrimento superficiale tra i vicoli di grandi quantità d’acqua

Come dichiara il responsabile tecnico della società, il Dott. Giuseppe Cerchiaro, tale analisi ha portato ad identificare quale maggiore criticità riscontrabile nel centro storico, lo scorrimento superficiale tra i vicoli dell’area delimitata tra Via V. Emanuele II e C.so Telesio, di ingenti quantità d’acqua, che a causa della mancanza di opere di raccolta in numero sufficiente (griglie e caditoie), fanno confluire proprio su Corso Telesio (all’altezza del Duomo), grossi volumi d’acqua che associati alle forti pendenze rilevate nell’area in esame determinano forti disagi per i residenti. Più volte abbiamo visto, durante le intense piogge, le stradine trasformarsi in veri e propri torrenti d’acqua.

Centro storico cosenza maltempo

Sottoservizi: acque bianche e acquedotti

In funzione di quanto appena descritto, in relazione alle somme messe a disposizione e alle tempistiche a disposizione, è stato deciso di intervenire prevalentemente sulla rete fognaria delle acque bianche, acquedotto, rete idranti, la pubblica illuminazione e la sistemazione delle aree esterne presenti lungo C.so Telesio. Il geologo. Dott. Saverio Greco, si è occupato di tutte le attività e indagini previste relative agli interventi: «sono stati effettuati, una serie di sopralluoghi, rilevamenti e rilievi delle reti fognarie, delle acque bianche, acquedotti e dei sottoservizi. Abbiamo effettuato una completa diagnosi, capace di mettere in risalto, lo stato di fatto della rete evidenziando tutti gli eventuali punti di criticità presenti».

Censimento e Georadar di superfici carrabili, aree pedonali e piazze

La campagna di censimento e rilievi dei pozzetti di ispezione ha interessato superfici carrabili, aree pedonali e piazze presenti nel centro storico. Oltre all’apertura dei pozzetti, del report fotografico e alle video ispezione delle condotte, è stata effettuata anche una campagna di indagine relativa ai sottoservizi, attraverso il Georadar, effettuando delle strisciate nelle aree in progetto, per una lunghezza di circa 4 km. Si tratta di indagini non distruttive basata sulla propagazione delle onde elettromagnetiche irradiate nel solido da indagare e che permette di rilevare, in modo continuativo a diverse profondità, la presenza di discontinuità dovute alle differenti conduttività dei materiali, insieme a una campagna di indagini sismiche per la messa in sicurezza del centro storico.

Rilievo topografico e geometrico dei pozzetti di ispezione

Il campo di impiego risulta estremamente ampio e va dall’individuazione e localizzazione (anche geografica) dei sottoservizi, al ritrovamento di reperti archeologici e all’individuazione di cavità nel sottosuolo. E’ stato effettuato un rilievo topografico e geometrico dei pozzetti di ispezione, e un’ispezione visiva delle condotte e di manufatti per verificare le consistenze ed il livello di efficienza. Conoscere a fondo le caratteristiche dei sottoservizi permette di intervenire con anticipo sugli eventuali problemi con la pianificazione di un’attività manutentiva preventiva. Il rilievo delle reti comprende più interventi successivi per definire il loro andamento.

Le video-ispezioni nelle condotte principali del Centro Storico

Altre all’apertura di tutti i pozzetti presenti nell’area in progetto, dove è stato possibile, sono state effettuate anche le video ispezioni nelle condotte principali. Questo consente di rilevare, tramite appositi strumenti rilevatori, qualora essi nascosti, la presenza dagli strati vegetali o del manto stradale, l’assegnazione di un numero identificativo, il controllo dello stato di conservazione delle pareti e del fondo, la misurazione della profondità dei tubi in entrata e in uscita, nonché dei diametri e dei materiali delle tubazioni e degli eventuali allacciamenti.

I rilievi topografici con tutte le tubazioni

Definendo il quadro generale della rete, attraverso il censimento dei pozzetti e la tracciatura, è stato possibile effettuare il rilievo topografico che ha consentito di determinare la posizione sul territorio delle tubazioni nonché dei pozzetti, attraverso l’uso di precisa strumentazione topografica, per la determinazione delle coordinate planimetriche ed altimetriche attraverso la referenziazione a dei punti fiduciali catastali la cui posizione sul territorio è nota.

I pozzetti di ispezione inseriti sulla planimetria

La conoscenza delle coordinate plano-altimetriche delle tubazioni e dei pozzetti ha consentito di tracciare i profili altimetrici e planimetrie della rete e, conseguentemente a questo, determinare le pendenze e lunghezze di ogni tratto di tubo compreso fra due pozzetti. Tutto ciò ha permesso di riportare tutti i pozzetti di ispezione su planimetria, (Planimetria ubicazione pozzetti di ispezione), allegata alla relazione, evidenziandone e differenziandoli per tipo di raccolta, AB acque bianche, A acquedotto, F reti fognarie. Sono indicati anche il senso di flusso dell’acqua e le eventuali rotture rilevate con l’ispezione e video ispezione dove è stato possibile.

 

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