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Alta Velocità: tavolo operativo con i sindaci dell’area urbana, Pollino e Ionio “non può passare dal Tirreno”

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Alta Velocità: tavolo operativo con i sindaci dell’area urbana, Pollino e Ionio “non può passare dal Tirreno”

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COSENZA – Alta velocità dal Pollino nella Valle del Crati. I sindaci di Cosenza, Franz Caruso, e di Castrovillari, Domenico Lo Polito, dicono no alla scelta di RFI di preferire la linea tirrenica e convocano un tavolo operativo con i colleghi primi cittadini dell’area urbana, del pollino e dello Ionio, per discutere sulle scelte poste in essere da RFI rispetto al tracciato per la nuova Alta Velocità che tagliano fuori, isolandolo, un pezzo importante del territorio della provincia cosentina. L’appuntamento è fissato per venerdì prossimo, 19 gennaio, alle ore 16 nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi.

“Decisione incomprensibile di RFI”

“Riteniamo necessario fare chiarezza sul cambio di rotta di RFI – affermano Franz Caruso e Domenico Lo Polito – che un anno fa ha proposto un tracciato, supportandolo tecnicamente da uno studio di fattibilità, e che oggi invece snatura, riproponendo il tradizionale tracciato tirrenico. Una decisione incomprensibile che, laddove attuata, non solo lascerebbe nell’isolamento i nostri territori, ma addirittura non realizzerebbe una vera Alta Velocità in Calabria, rischiando di ammodernare e velocizzare solo l’esistente. Un’ ipotesi, quest’ultima, infausta ma plausibile contro cui ci opporremo”.

Caruso “snaturato il progetto dell’Alta velocità”

Più volte il primo cittadino di Cosenza aveva tuonato sul cambio di rotta di RFI e l’abbandono della linea che avrebbe attraversato la Valle del Crati preferendo quella tirrenica già esistente. Caruso aveva parlato senza mezzi termini di presa per i fondelli “la stessa RFI vorrebbe ripiegare per il tradizionale tracciato tirrenico snaturando totalmente il progetto di AV. Ma per fare cosa? Per realizzare un altro tracciato sullo stesso versante, con tutto quello che potrebbe significare in termini di devastazione ambientale o, più semplicemente e per come purtroppo ritengo, solo per velocizzare l’esistente? Un’ipotesi quest’ultima che per il popolo calabrese sarebbe una vera e propria presa per i fondelli, dunque, inaccettabile. I calabresi chiedono certezze”.
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RFI: “emergenze idrogeomorfologiche e importanti criticità”

Dal canto suo RFI, nell’ultimo dibattito pubblico, ha dichiarato insostenibile il progetto del tunnel nel Pollino. Ma cosa ha portato alla cancellazione del lotto? a rispondere al sindaco di Cosenza era strato l’ingegnere Marco Marchese, direttore dell’Area investimenti di Rfi per la Calabria e la Sicilia che ha spiegato la per quanto riguarda la precedente ipotesi del passaggio dell’Alta velocità da Tarsia, nel corso della progettazione dell’intero corridoio tirrenico, del valore di 35 milioni di euro, sono «emerse emergenze idrogeomorfologiche e importanti criticità realizzative e di gestione. I progetti vengono sempre approfonditi progressivamente e devono essere fattibili, sostenibili e anche approvabili». Il messaggio era chiaro: se in principio era stato scelto quel tracciato, i successivi studi ne hanno decretato non la fattibilità.
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