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Il Natale di Cosenza tra bisbocce e bevute, il giorno dopo gli ‘eccessi’ di Festa

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Il Natale di Cosenza tra bisbocce e bevute, il giorno dopo gli ‘eccessi’ di Festa

Sonia Miceli

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COSENZA – Cosenza ‘The day After’: la città dei Bruzi, dopo le feste, è un vero e proprio disastro tra rifiuti vari che invadono strade e marciapiedi, postumi delle bisbocce e delle bevute fra giovani e meno giovani che hanno festeggiato il Natale nelle zone della movida. Da Santa Teresa a Corso Mazzini, il volto dell'”Atene della Calabria” si tramuta in una sorta di Cenerentola alla scoccare della mezzanotte. Non sono mancati anche i malori e le ambulanze del 118 che hanno soccorso in mezzo alla folla chi ha esagerato troppo con l’alcol al punto da stare male.

E va bene che ‘a Natale puoi fare quello che non puoi fare mai’, come canta quel classico spot annoso confezionato per le feste, ma sembra essere lontano quel periodo simbolo di spiritualità, impantanato com’è fra l’eccessivo consumismo e l’effervescente brio di poter esagerare perché ‘tanto è festa’.

Oltre all’inciviltà, che fa da padrona, tuttavia, c’è un altro lato oscuro che coinvolge un numero crescente di giovani: il consumo eccessivo di alcol durante le feste. Emerge una tendenza sempre più preoccupante nel consumo di bevande alcoliche da parte di giovani e giovanissimi in modalità di gioco, di sfide e challenge. Viene definito il cosidetto “binge drinking” ed è il consumo di una quantità eccessiva di alcol in un tempo limitato e il cui scopo è l’ubriacatura immediata con conseguente perdita di controllo.

Uno degli elementi scatenanti di questa tendenza è la pressione sociale. Durante le festività, l’atmosfera di celebrazione spinge molti giovani a partecipare a feste e riunioni, spesso caratterizzate da bevute abbondanti. La necessità di conformarsi al gruppo può portare a scelte avventate, con conseguenze potenzialmente gravi sulla salute.

La mancanza di consapevolezza sui limiti di consumo e sugli effetti nocivi dell’alcol è un problema significativo. Gli sforzi educativi dovrebbero concentrarsi su informazioni accurate sui rischi associati al consumo eccessivo di alcol, incoraggiando i giovani a prendere decisioni consapevoli per il proprio benessere. L’abuso può comportare danni agli organi fino all’intossicazione e coma etilico, fra i pericoli maggiori. Ma le ripercussioni possono essere anche sociali, con con alterazioni del comportamento e dell’umore.

Le famiglie, le scuole e le comunità giocano un ruolo cruciale nel combattere questa tendenza. Promuovere alternative alle celebrazioni basate sull’alcol, fornire supporto emotivo e educare sui rischi connessi al consumo eccessivo di alcol sono passi fondamentali per affrontare il problema. E c’è chi lamenta una carenza di controlli in città, che dovrebbero vigilare sul comportamento dei più giovani. Ma la vigilanza può fare ben poco lì dove un comportamento è radicato.

In conclusione, il consumo eccessivo di alcol tra i giovani durante le festività è un fenomeno preoccupante che richiede un approccio olistico. La consapevolezza, l’educazione e il supporto sociale possono contribuire a proteggere la salute e il futuro dei giovani adulti, promuovendo festività sicure e memorabili.

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