Area Urbana
Nuovo ospedale della Sibaritide, lavori bloccati e sindacati preoccupati in Prefettura
 
																								
												
												
											COSENZA – Si è tenuto nella Prefettura di Cosenza un incontro con i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal UIL riguardo i lavori di costruzione del nuovo ospedale della Sibaritide. Lo riferisce un comunicato della Prefettura.
“I lavori – si aggiunge – sono giunti ad una fase interlocutoria il cui protrarsi ha portato le stesse organizzazioni sindacali ad esprimere le loro preoccupazioni per possibili, negative ricadute per le maestranze, specie in termini di mantenimento dei livelli occupazionali. Com’é noto, l’impegno di tutte le componenti, istituzionali e sociali è stato quello di monitorare costantemente l’andamento dei lavori e di ricercare, attraverso il dialogo, la soluzione ai problemi che si frappongono alla realizzazione dell’importante opera nei tempi previsti”.
“Con questo spirito – é detto ancora nella nota – il prefetto, Vittoria Ciaramella, ha interpellato il presidente della Regione per avere notizie sulle prospettive di breve e lungo periodo, anche a garanzia di un sereno rapporto tra l’azienda concessionaria e le parti sociali. Il Presidente, con grande solerzia, ha fornito le informazioni richieste incentrando l’attenzione sui tempi di approvazione della perizia di variante e, di conseguenza, sulla ripartenza del cantiere del nuovo ospedale della Sibaritide.
A tal proposito ha comunicato che il primo settembre scorso, negli uffici della delegazione di Roma della Regione, si è tenuto un incontro, definito positivo e proficuo, tra i rappresentanti dell’amministrazione regionale, la direzione dei lavori e l’impresa concessionaria. Infatti lo stesso Presidente ha sottolineato che, in occasione del confronto, sono state condivise e definite le linee di modificazione contenute nella perizia, in accordo con il quadro esigenziale dell’amministrazione regionale, consentendo così di prevederne l’approvazione entro un mese e, quindi, di riprendere a regime l’attività di cantiere”.
“Tali rassicurazioni – conclude il comunicato – sono state riferite alle organizzazioni sindacali, con l’invito a trasferirle ai lavoratori, ripristinando così una condizione di fiducia, nell’interesse delle maestranze e della collettività”.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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