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Under 35 spericolati al volante: il 23% guarda video su smartphone, il 66% telefona

Italia

Under 35 spericolati al volante: il 23% guarda video su smartphone, il 66% telefona

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Al volante con uno smartphone in mano, con la cintura di sicurezza slacciata o sotto l’effetto di alcool e droghe. È questa la fotografia che emerge dal 13° Barometro della guida responsabile realizzato dalla Fondazione Vinci Autoroutes, l’indagine annuale che presenta una panoramica sui comportamenti di guida degli europei.

Le principali evidenze

Realizzato attraverso l’intervista di 12.400 persone di età superiore a 16 anni in 11 Paesi europei, lo studio non mostra dati incoraggianti per la nostra penisola. Il 23% degli under 35 italiani al volante, dichiara di guardare video dallo smartphone mentre guida. Quasi un guidatore su tre, tra i 16 e i 24 anni non indossa la cintura di sicurezza. Il 78% degli automobilisti conferma di utilizzare lo smartphone o programma il GPS durante la guida. Il 72% telefona mentre guida, e il 48% di questi lo fa regolarmente. Il 24% dei lavoratori poi partecipa addirittura a riunioni telefoniche di lavoro mentre è al volante. Di questi, il 32% non ritiene pericolosa questa pratica, anche se il 58% ha avuto o sfiorato un incidente. Il 21% degli intervistati, sempre under 35 anni, ammette di aver guidato in stato di ebbrezza. Il 26% guida anche dopo aver consumato droghe che possono alterare la vigilanza. I dati sono allarmanti.

under 35 volante

La difficoltà evidente da parte dei ragazzi di accettare le limitazioni

Il 58% degli intervistati si attacca al clacson e il 29% scende dal veicolo per discutere, tanto che l’84% dichiara di aver avuto paura di comportamenti aggressivi da parte di chi si mette al volante. “Sebbene gli automobilisti siano consapevoli dei pericoli legati all’uso dello smartphone durante la guida, alla mancanza di sonno o all’uso di alcool o droghe – spiega Bernadette Moreau, delegata generale della Fondazione Vinci Autoroutes – hanno sempre più difficoltà ad accettare le limitazioni legate alla guida di un veicolo. I giovani, in particolare, cercano un compromesso tra le sollecitazioni della vita sociale e una guida sicura, anche se ciò significa correre dei rischi”.

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