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Cosenza: ancora atti vandalici e degrado al Parco Piero Romeo, Crocco «chiuso per inciviltà»

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Cosenza: ancora atti vandalici e degrado al Parco Piero Romeo, Crocco «chiuso per inciviltà»

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COSENZA – Sconforto e amarezza nelle parole di Sergio Crocco. Il post pubblicato ieri su Facebook non lascia spazio all’immaginazione “Da domani il Parco Piero Romeo sarà chiuso al pubblico per inciviltà“. Ancora una volta il parco inclusivo nel cuore della città di Cosenza, realizzato con attrezzature e giochi per tutti i bambini, anche diversamente abili e normodotati, è stato fatto oggetto di atti di vandalismo, da parte di ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 20 anni, arrivati persino a lasciare preservativi nelle casette in cui giocano i bambini. Per non parlare dei danni continui ai giochi.

“Siamo stanchi, non contiamo più gli atti vandalici – dice Sergio ai microfoni di Rlb – sono quasi una pratica quotidiana. Puliamo cose indecenti e quasi ogni giorni andiamo a riparare i giochi del parco. Due sono le strade che possiamo seguire: una è l’abbandono completo del Parco e arrenderci materialmente, oppure siamo costretti a recintarlo. Questa soluzione ormai necessaria, è una mia sconfitta personale perchè già nel 2016 mi dissero di recintare l’area ma io mi ero opposto perchè Piero Romeo non avrebbe voluto chiuderlo. Ma non tutti i cittadini di Cosenza meritano questa oasi di civiltà che doveva essere un fiore all’occhiello. Non parlo solo dei vandali; sentiamo forte un senso di indifferenza della città che è la cosa che più ci fa male. Produciamo appelli su appelli, abbiamo le telecamere ma non servono a nulla. L’unica strada a questo punto è recintarlo e fissare degli orari: ci fa male solo pensarlo ma non abbiamo soluzioni”.

 

“Non vogliamo condannare, accusare o generalizzare su questi ragazzi che fanno danni e li vediamo dalle telecamere. E’ certamente l’età della ribellione la loro – spiega Crocco – ma dobbiamo prendere atto che non si può continuare così”.

Mentre la Terra di Piero è in partenza per il Senegal per inaugurare un altro parco giochi accessibile anche ai bambini disabili, a Cosenza la stessa struttura viene quotidianamente vandalizzata: “Nel 2017 abbiamo costruito un parco simile in Tanzania, nella città di Iringa, e c’è una differenza abissale su come viene tenuto quel Parco rispetto a quello di Cosenza. Lì il bene comune è di tutti mentre qui viene considerato “il bene di nessuno” e si pensa di poter fare ciò che si vuole perchè non è di nessuno”. E allora ci chiediamo: è davvero quello il cosiddetto ‘terzo mondo’?

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